Castello di Gaeta: Arte, Inclusione e Innovazione

Il Castello di Gaeta: un crocevia di inclusione culturale e innovazione artisticaIl Castello Angioino di Gaeta si appresta a inaugurare un nuovo capitolo della sua storia, aprendo le sue porte a un pubblico ampio e diversificato grazie al progetto “Castello di Gaeta.
Oltre i confini”.

L’iniziativa, finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) attraverso il NextGenerationEU e gestita dal Ministero della Cultura, rappresenta un investimento significativo nell’accessibilità culturale e nell’innovazione sociale.
L’inaugurazione ufficiale, fissata per il 9 dicembre alle 11 nella Sala Convegni, segna la realizzazione di un percorso di visita ripensato per abbattere barriere fisiche e sensoriali, rendendo il patrimonio angioino fruibile a tutti.
Il progetto, frutto della visione e del coordinamento di Ivana Bruno e Assunta Pelliccio, docenti dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, si avvale di un team multidisciplinare composto da esperti in diversi ambiti.
Un ruolo centrale è stato giocato dal Laboratorio di ricerca Museo Facile del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Cassino, un centro di eccellenza nella progettazione di strategie e strumenti per l’accessibilità culturale, che da anni persegue metodologie innovative per l’inclusione.

Il Castello, concesso in uso perpetuo e gratuito all’Università dal Demanio dello Stato nel 1995, è un simbolo del legame tra istituzione accademica e comunità locale.

L’Università ne cura la valorizzazione, promuovendo una fruizione condivisa e responsabile del bene culturale.

Il progetto “Oltre i confini” si inserisce in questa visione, con l’obiettivo di rendere il Castello un punto di riferimento per l’identità locale e nazionale, un luogo di incontro e di scambio culturale.
L’intervento non si limita all’eliminazione di barriere architettoniche; si configura come un sistema integrato di comunicazione e accessibilità culturale, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente accogliente e inclusivo, dove la conoscenza del patrimonio angioino possa essere approfondita in modo partecipato e significativo.
“Vogliamo che il Castello sia percepito come un luogo aperto a tutti, dove la cultura si manifesta in tutte le sue forme e sfumature”, ha dichiarato Ivana Bruno.

Parallelamente all’inaugurazione del nuovo percorso di visita, si svolgerà la prima edizione del “Puntini Puntini”, un festival dedicato alle arti inclusive, promosso dall’Università di Cassino e curato con la collaborazione dell’Associazione Culturale ‘Fuori Contesto’ e sotto il patrocinio del Comune di Gaeta.
Il festival si propone come un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo dove sperimentare nuovi linguaggi e approcci all’accessibilità culturale.

“Puntini Puntini” vuole essere un catalizzatore di innovazione, mettendo in campo modelli di accessibilità sensoriale e cognitiva che pongono al centro la partecipazione attiva delle persone con disabilità.

Il programma, ricco di eventi e attività, include spettacoli in Lingua dei Segni, performance con audio-descrizione, percorsi museali immersivi, talk tematici ed esperienze progettate per essere fruibili da un pubblico vasto e diversificato.
Il festival rappresenta un’occasione unica per riflettere sul futuro dell’accessibilità culturale, un campo in continua evoluzione che richiede un approccio multidisciplinare e una visione lungimirante.
Il confronto tra professionisti, studiosi, artisti e pubblico è fondamentale per promuovere una cultura dell’inclusione e per creare opere d’arte che siano veramente accessibili a tutti.

“Siamo una costellazione di punti, ognuno unico e prezioso, e il nostro obiettivo è farli incontrare per disegnare insieme nuovi orizzonti”, ha affermato Emilia Martinelli, direttrice artistica del festival.
Il Castello di Gaeta, con il suo nuovo percorso di visita e con l’impulso del festival, si trasforma così in un vero e proprio laboratorio di democrazia culturale, un luogo dove l’arte e l’inclusione si incontrano per creare un futuro più equo e accessibile per tutti.

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