lunedì 6 Ottobre 2025
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Ceroli 90: Un Genio e il Suo Museo, Un’Eredità da Custodire

Mario Ceroli, figura emblematica dell’arte italiana del Novecento, celebra i novant’anni con un’esposizione monumentale, “Ceroli totale”, che si apre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

L’evento, curato da Renata Cristina Mazzantini e Cesare Biasini Selvaggi, non è una semplice retrospettiva, ma un viaggio immersivo attraverso settant’anni di ricerca artistica, un percorso che rivela l’evoluzione di un pensiero radicale e la sua incessante sperimentazione formale.

La mostra, un omaggio all’artista e al suo contributo all’avanguardia, offre una panoramica del suo lavoro attraverso venti opere significative, sculture e installazioni provenienti dalla collezione della GNAM, da Banca Ifis e dall’archivio personale di Ceroli.
Quest’ultime testimoniano una costante ricerca di nuove modalità espressive, un dialogo incessante con la materia e con lo spazio che la circonda.

Ma l’apertura della mostra è solo un preludio a un progetto ancora più ambizioso: la realizzazione del museo Ceroli, che sorgerà proprio nella sua casa-studio in Via della Pisana.

Questo luogo, per l’artista, rappresenta il fulcro di una rinascita culturale, un centro propulsore per le generazioni future.

“Via della Pisana deve essere il luogo dove accadono le cose”, afferma Ceroli, sognando un polo di attrazione per artisti e studiosi, un luogo di incontro e di scambio.

Il museo, sostenuto da Banca Ifis, si prefigge di raccogliere un patrimonio artistico di circa mille opere, un vero e proprio tesoro che, fino ad ora, rischiava di disperdersi.
Ceroli vede in questo progetto una missione personale, un dovere verso la sua generazione di artisti e verso il futuro dell’arte italiana.

“Sono vivo apposta per questa ragione,” dichiara con emozione.

Il progetto museale non si limita alla mera conservazione del patrimonio artistico, ma si propone di creare un ambiente interattivo e stimolante per i giovani.

“L’idea è anche portare i ragazzi a fare delle esperienze con la materia,” spiega Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.

Il museo ospiterà circa 120-140 opere, accuratamente selezionate dall’artista e dai curatori, e includerà spazi dedicati alla didattica e alla sperimentazione.
La casa-studio, trasformata in museo, conserverà la sua atmosfera originale, con gli hangar che accoglieranno le opere monumentali e il giardino che si integrerà nello spazio espositivo.

Sarà inoltre istituita una fondazione che avrà il compito di promuovere la ricerca e la divulgazione dell’arte di Ceroli e di supportare progetti culturali innovativi.

L’iniziativa testimonia un impegno concreto verso la salvaguardia del patrimonio artistico italiano e verso la promozione di una cultura che sappia valorizzare il contributo dei grandi maestri del Novecento, aprendo al contempo nuove prospettive per le generazioni future.

Il museo Ceroli si prefigge di essere non solo un luogo di memoria, ma anche un laboratorio di idee e un motore di creatività.

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