Il centenario della nascita di Luigi Dallapiccola si fa eco in un’iniziativa culturale di ampio respiro, promossa dall’Università Roma Tre, che si propone di illuminare un percorso artistico cruciale per la musica del Novecento.
Il progetto “Luigi Dallapiccola a cinquant’anni dalla morte”, un vero e proprio viaggio a più voci tra Roma, Cremona e Mantova, intende riscoprire e celebrare una figura compositiva complessa, spesso oscurata da semplificazioni e pregiudizi, che ha saputo coniugare rigore seriale e profonda umanità.
Il cuore pulsante del progetto è una trilogia di eventi, ciascuno ospitato in un teatro significativo del territorio: il Palladium di Roma, il Ponchielli di Cremona e il Bibbiena di Mantova, luoghi che dialogano con la biografia e la sensibilità dell’artista.
Dal 6 al 12 dicembre, il pubblico sarà immerso in un’esperienza che combina esecuzione musicale e approfondimento critico, con l’obiettivo di rendere accessibile la ricchezza e la profondità della sua opera.
La serata inaugurale, il 6 dicembre al Palladium, segnerà l’inizio di un percorso che si svilupperà attraverso un’analisi non solo musicale, ma anche intellettuale e storica.
Dallapiccola, nato in Istria, fu un intellettuale cosmopolita, testimone e interprete delle tensioni e delle speranze del suo tempo.
Il suo rapporto con l’Italia, segnato da un senso di estraneità e da una profonda riflessione sull’identità nazionale, emerge chiaramente nella sua opera, intrisa di una malinconia elegante e di una ricerca incessante di nuove forme espressive.
La scelta di Cremona e Mantova, città ricche di storia musicale e letteraria, non è casuale.
Dallapiccola, infatti, coltivò un dialogo costante con la tradizione letteraria italiana, da Dante a Petrarca, e con le radici culturali dell’Europa.
Il suo linguaggio musicale, pur innovativo e spesso dissonante, si nutre di questa tradizione, reinterpretandola in chiave contemporanea.
La *Sonatina canonica*, le *Liriche greche*, il *Quaderno musicale di Annalibera*, le composizioni vocali ispirate a Biagio Marin, Antonio Machado e Johann Wolfgang Goethe, saranno solo alcune delle tappe di questo viaggio musicale, un tentativo di restituire l’integrità di un linguaggio compositivo che fonde serialità e lirismo in un’unica, inconfondibile voce.
Il progetto, finanziato dalla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, non si limita all’esecuzione musicale.
Un elemento fondamentale è costituito dagli incontri introduttivi, veri e propri momenti di didattica e approfondimento, pensati per accompagnare il pubblico all’interno della complessità dell’opera di Dallapiccola, svelandone le influenze, le tecniche e i significati.
Questi incontri, condotti da esperti del settore, mirano a demistificare l’immagine del compositore, spesso percepito come eccessivamente elitaria e difficile da comprendere, e a rendere la sua musica accessibile a un pubblico più ampio, favorendo una riscoperta critica e appassionata di una figura imprescindibile per la storia della musica italiana e europea.
L’iniziativa si configura quindi come un’opportunità unica per comprendere la portata innovativa e la profondità umana di un artista che ha saputo interpretare il suo tempo con acume e sensibilità.






