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venerdì 7 Novembre 2025

De Niro a Roma: Speranza, Politica e un Appello all’America

L’eco di una speranza, un refrain persistente, ha segnato il recente intervento di Robert De Niro a Roma.
Un appuntamento con l’ospitalità di lusso, l’inaugurazione dell’Hotel Nobu in Via Veneto, si è trasformato in un palcoscenico per l’espressione di una profonda preoccupazione civica, un’analisi aperta sull’assetto politico americano.

L’attore, visibilmente angosciato, ha ripetuto con insistenza l’auspicio che una svolta positiva si manifestasse, un desiderio che si scontra con la frustrazione di aver visto, per troppo tempo, una figura controversa eludere il peso delle responsabilità legali.

L’elezione di Zohran Mamdani alla carica di sindaco di New York è stata percepita da De Niro come un potenziale punto di svolta, una possibilità di riappropriarsi, come nazione, di valori e principi fondamentali.

La sua fiducia nel giovane sindaco si radica nella convinzione che Mamdani possieda l’energia e la determinazione necessarie per affrontare le sfide complesse che attendono la città, e, implicitamente, per contrastare le politiche di un presidente che De Niro definisce, senza mezzi termini, “orribile” e “mostruoso”, fonte di profondo imbarazzo per l’America.

L’attore ha sottolineato come Mamdani abbia espresso una sfida diretta al presidente, un atto di coraggio che suggerisce una disponibilità a confrontarsi apertamente con le posizioni avversarie.
L’evento romano si è articolato in diverse fasi.

Una prima cerimonia, a porte chiuse, ha visto il sindaco Roberto Gualtieri conferire a De Niro la prestigiosa Lupa Capitolina, un simbolo di forza e resilienza.
Successivamente, una “saké ceremony” all’Hotel Nobu ha segnato l’atto inaugurale ufficiale della struttura, un’ulteriore tappa in un percorso che vede l’attore coinvolto come comproprietario, affiancato dal rinomato chef Nobu Matsuhisa e da Meir Teper.

Il format “Fuori Sala”, ideato da Alice nella Città, ha arricchito l’esperienza con un omaggio cinematografico: la proiezione di “C’era una volta in America” al Cinema Moderno, introdotta da De Niro stesso in dialogo con Walter Veltroni, offrendo spunti di riflessione sul cinema, la memoria e l’identità culturale.

L’iniziativa va oltre la semplice inaugurazione di un hotel di lusso; rappresenta un’occasione per il dialogo tra culture, un confronto aperto sulle problematiche contemporanee e un momento di riflessione sull’importanza del ruolo dell’arte e degli intellettuali nel plasmare il futuro, nel difendere i valori democratici e nell’offrire una voce a chi si sente rappresentato da un potere percepito come distante e in contrasto con i propri ideali.

Il coinvolgimento di De Niro, figura iconica del cinema mondiale, amplifica il messaggio di speranza e di impegno civico, invitando a una riflessione più ampia sul ruolo della responsabilità individuale nella costruzione di una società più giusta e inclusiva.

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