L’Opera di Roma: un “Doppio Sogno” di Eccellenza e AperturaL’Opera di Roma si appresta a inaugurare la stagione 2025-2026 con un cartellone ambizioso e articolato, intitolato “Doppio Sogno”, un nome che evoca un intreccio di tradizione e innovazione, di rappresentanza e comunità.
La programmazione, ampliata rispetto alla stagione precedente con 13 serate in più, testimonia un impegno costante verso l’eccellenza artistica e un’apertura rinnovata verso il pubblico.
L’offerta spazia attraverso tre secoli di storia musicale, da Handel a Karl Heinz Henze, abbracciando i grandi nomi del panorama operistico internazionale: Strauss, Gounod, Mozart, Verdi, Puccini.
L’apertura, il 27 novembre, sarà dedicata a Richard Wagner, con una nuova produzione affidata al regista Damiano Michieletto e al direttore Michele Mariotti, segnando un debutto significativo per il tenore Dmitry Khorchak.
Un elemento distintivo della stagione è l’accordo triennale con il Teatro di Roma, che vedrà Luca De Fusco curare la prima regia d’opera, “Roméo et Juliette” di Gounod, e il dramma shakesperiano al Teatro Argentina.
L’Opera di Roma continua a commissionare opere nuove, con “La Vita Nuda”, tratta da Pirandello, che andrà in scena al Teatro Nazionale, frutto della collaborazione tra il compositore Matteo D’Amico e il librettista Sandro Cappelletto.
Le riprese di titoli amati dal pubblico, come “La Traviata” con la regia di Sofia Coppola e “Tosca”, offrono un legame con il passato, mentre le nuove produzioni di “Inferno” di Lucia Ronchetti, “Ariadne Auf Naxos” di Strauss e “Falstaff” di Verdi promettono esperienze uniche e stimolanti.
La stagione presenta un’attenzione particolare alla danza, con il Corpo di Ballo diretto da Eleonora Abbagnato che proporrà un repertorio variegato, dai classici come “Lo Schiaccianoci” e “Giselle” (in omaggio a Carla Fracci) a nuove interpretazioni di coreografie del Novecento e contemporanee.
L’impegno finanziario a sostegno dell’Opera di Roma è notevole, con risorse significative provenienti dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma.
Questo supporto permette non solo la realizzazione di produzioni di alto livello, ma anche lo sviluppo di progetti formativi e di outreach, come la nuova sede della Scuola di Danza a Tor Marancia, prevista per il 2028.
Un evento di grande rilievo sarà la recita straordinaria di “Tosca” il 1° novembre, trasmessa in diretta su Rai 3, un’iniziativa pensata per dare risalto all’Opera di Roma, alla stregua di quanto avviene per la Scala di Milano.
Questo gesto sottolinea l’importanza dell’Opera come ambasciatore culturale della città e del paese.
Il sovrintendente Francesco Giambrone ha sottolineato come l’Opera di Roma si configuri come un’istituzione vitale, aperta alla città e capace di coniugare l’eccellenza artistica con l’attenzione al territorio, con l’obiettivo di portare l’arte italiana all’Expo di Osaka e di avvicinare il pubblico alle performance.
L’impegno verso i talenti emergenti, il coro diretto da Ciro Visco, le maestranze e i tecnici, costituisce una pietra miliare per il futuro dell’Opera.
Il “Doppio Sogno” si rivela quindi una visione ambiziosa che guarda al futuro, mantenendo viva la tradizione e aprendo nuove prospettive per l’arte operistica.