“Echi del Mondo: Un Viaggio Sonoro tra Culture e Identità”Un’oasi di suoni e verde nel cuore di Roma, l’Accademia Filarmonica Romana apre le sue porte a un’esperienza unica: “Echi del Mondo”, una rassegna estiva (dal 19 giugno al 10 luglio) che celebra la diversità culturale attraverso la musica. Più di un semplice festival, è un crocevia di voci, un laboratorio di incontri, un invito all’ascolto attivo in un’epoca segnata dalla tendenza all’isolamento e all’auto-referenzialità.L’iniziativa, resa possibile grazie al contributo delle ambasciate e degli istituti di cultura stranieri, ospiterà circa duecento artisti provenienti da tutto il globo, offrendo un panorama musicale eccezionalmente ricco e variegato, che spazia dalle coste ghiacciate dell’Alaska alle calde sabbie del Mediterraneo, dal Giappone alla vibrante scena musicale latino-americana. Ogni sera, due appuntamenti distinti (alle 20:00 e alle 21:30) offriranno al pubblico la possibilità di immergersi in tradizioni musicali millenarie, di scoprire nuove sonorità, di assaporare l’essenza di culture lontane.”Echi del Mondo” si configura come un atto di coraggio culturale, una risposta concreta alla paura dell’ignoto, una celebrazione dell’umanità che si esprime in mille modi diversi. Il presidente Paolo Baratta sottolinea l’importanza di creare spazi di dialogo e comprensione reciproca, un antidoto all’intolleranza e alla chiusura mentale. Il direttore artistico Domenico Curi, con la sua visione appassionata, ha concepito un programma che non solo intrattiene, ma stimola la riflessione e l’empatia.L’inaugurazione, il 19 giugno, sarà affidata all’ensemble Blow Up Percussion, che in collaborazione con i giovani percussionisti del Conservatorio di Latina, interpreterà “Inuksuit” (2009) di John Luther Adams, un’opera suggestiva ispirata ai paesaggi sonori e alla natura selvaggia dell’Alaska, luogo che ha profondamente segnato il compositore. La serata conclusiva, il 10 luglio, sarà dedicata alla tradizione musicale colombiana con la presenza di Colombian Latin Jazz, un omaggio alla cultura e alla festa nazionale del paese sudamericano.Tra i due eventi apicali, un caleidoscopio di proposte: il virtuosismo del clarinettista Gabriele Mirabassi e la magia del suonatore di oud Ziad Trabelsi in un incontro tra Mediterraneo e Tunisia; l’eleganza del pianista Luca Ciammarughi che rilegge Erik Satie; un viaggio emozionale attraverso Argentina e Italia, con le opere di Astor Piazzolla e Ennio Morricone interpretate dal bandoneon di Gabriela Galì e dal violoncello di Daria Rossi Poisa; una serata dedicata alla chitarra classica, l’interpretazione in chiave swing dei capolavori della lirica con Chiara Osella e Accordi Disaccordi; l’incontro tra la musica persiana e il mondo di Maurice Ravel; un tributo al compositore romano Matteo d’Amico, celebrato nel suo settantesimo anniversario; l’armonia delle melodie armene; il ritmo ipnotico dei tamburi del gruppo giapponese Munedaiko; un omaggio a Richard Wagner; un omaggio al regista Giorgio Strehler e al compositore Luciano Damiani con uno spettacolo evocativo; un connubio tra Italia e America; e infine, un’immersione totale nella ricca e variegata musica messicana.”Echi del Mondo” non è solo un cartellone di eventi musicali, ma un’esperienza culturale profonda, un invito a superare i confini, ad abbracciare la diversità, a riconoscere l’umanità che ci accomuna. Un’occasione unica per ascoltare il mondo, per comprendere il nostro posto in esso, per celebrare la bellezza della differenza.
Echi del Mondo: Viaggio Sonoro tra Culture e Identità
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