Fazıl Say, figura di spicco nel panorama musicale contemporaneo, aprirà la stagione concertistica dell’Istituzione Universitaria dei Concerti il 27 ottobre alle ore 17:30, nell’Aula Magna della Sapienza.
Più che un pianista, Say è un artista a tutto tondo, un interprete capace di trascinare il pubblico in un viaggio emotivo intenso e un compositore di profonda originalità, la cui voce si fa sentire in un dialogo costante con la tradizione e con le istanze del presente.
La sua presenza all’Iuc non è una novità: l’artista si è precedentemente guadagnato l’ammirazione del pubblico romano con esibizioni memorabili.
Per questo appuntamento, Say offrirà una rilettura suggestiva dei celebri *Quadri di un’esposizione* di Musorgskij, un’opera che, come il suo stesso percorso artistico, mescola realismo, poesia e audace sperimentazione, unitamente a una selezione di composizioni originali raccolte sotto il titolo *À la carte*, un’antologia che ne rivela la versatilità e la capacità di spaziare tra diversi linguaggi musicali.
La straordinaria parabola artistica di Say è costellata di riconoscimenti e commissioni prestigiose.
La sua musica, commissionata da istituzioni di rilievo come la Boston Symphony Orchestra, l’Orpheus Chamber Orchestra e la BBC, ha arricchito il repertorio con sei Sinfonie, due Oratori, concerti solistici e un vasto corpus di opere per pianoforte e musica da camera.
Questo corpus riflette un’immaginario musicale ricco e complesso, che attinge a fonti diverse, dalla tradizione orientale alle avanguardie contemporanee.
Il trionfo al Concorso Internazionale ‘Young Concert Artists’ di New York nel 1994 ha rappresentato una tappa fondamentale nella sua carriera, proiettandolo sulla scena internazionale e aprendo le porte a collaborazioni con le più importanti orchestre e direttori d’orchestra del mondo.
La sua abilità tecnica, unita a una profonda sensibilità interpretativa, gli consente di affrontare un repertorio vastissimo, che spazia dalle opere di Johann Sebastian Bach, incarnazione della rigorosa architettura musicale, ai capolavori di Haydn, Mozart e Beethoven, pilastri del classicismo, fino alle passioni del romanticismo e alle audaci sperimentazioni del Novecento.
L’impegno di Fazıl Say non si limita alla performance e alla composizione.
Nel 2013 ha ricevuto il prestigioso Premio Musicale Rheingau, mentre nel 2016 è stato insignito del Premio Internazionale Beethoven, un riconoscimento che ne celebra l’impegno civile e l’adesione a valori fondamentali quali i diritti umani, la pace, la riduzione della povertà e l’inclusione.
Le sue registrazioni discografiche, pubblicate da Teldec Classics, che includono interpretazioni di Bach, Mozart, Gershwin, Stravinsky e Mussorgskij, hanno ottenuto numerosi premi, tra cui tre Echo Klassik, testimoniando la sua capacità di dialogare con il grande repertorio e di offrirne letture originali e coinvolgenti.
La sua musica è un ponte tra culture e generazioni, un invito all’ascolto consapevole e alla riflessione.