Il Festival Pontino, giunto alla sua 61° edizione, si appresta a illuminare la provincia di Latina con un programma eclettico e ricco di significato, declinando la musica dal barocco contemporaneo in scenari suggestivi: borghi medievali, l’imponente Abbazia di Valvisciolo, Sabaudia e, naturalmente, il maestoso Castello Caetani di Sermoneta. Oltre venti appuntamenti, animati da un nutrito gruppo di artisti – più di cento solisti e ensemble – offrono un percorso musicale a tutto tondo, orchestrato dalla Fondazione Campus Internazionale di Musica.Il fulcro dell’apertura, il 3 luglio al Castello Caetani, è dedicato a Louise Farrenc (1804-1875), figura di spicco nel panorama musicale francese dell’Ottocento, la cui opera, a lungo oscurata, merita una riscoperta attenta e approfondita, in preparazione del 150° anniversario della sua scomparsa. L’attrice Anna Bonaiuto, affiancata dal virtuosismo del Trio composto da Mihaela Costea (violino), Silvia Chiesa (violoncello) e Linda Di Carlo (pianoforte), darà voce a questo omaggio. Attraverso una narrazione originale scritta da Antonella Campani, lo spettacolo non si limiterà all’esecuzione dei brani musicali, ma intesserà una biografia appassionante, svelandone il percorso di una donna che, in un’epoca dominata da rigidi stereotipi di genere, seppe affermarsi come docente di Conservatorio, ottenendo un riconoscimento professionale paritario rispetto ai colleghi uomini – una conquista non scontata in un contesto culturale profondamente radicato in tradizioni patriarcali. L’iniziativa si pone come un atto di giustizia culturale, restituendo a Farrenc il posto che le spetta nella storia della musica.Il Festival Pontino non si limita a celebrare una figura dimenticata; il cartellone eventi si articola attorno a importanti anniversari musicali. Il 4 luglio, l’Abbazia di Valvisciolo accoglierà Ars Ludi, formazione percussiva insignita del Leone d’Argento alla Biennale Musica del 2022, in collaborazione con l’Ars Trio di Roma, per un concerto dedicato al cinquantesimo anniversario della scomparsa di Dmitrij Shostakovich, con l’esecuzione della sua Quindicesima Sinfonia, un’opera complessa e densa di significato, testimonianza della sua parabola artistica e del suo rapporto con il regime sovietico.Il 13 luglio, l’Abbazia di Valvisciolo sarà il palcoscenico per celebrare i 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel, con il pianista Axel Trolese che interpreterà la sua trascrizione per pianoforte della Rapsodie espagnole e Le tombeau de Couperin, affiancate dalla Sonata op. 2 n. 3 di Beethoven, un omaggio all’eredità classica che ha profondamente influenzato il compositore francese.La chiusura del Festival, il 31 luglio al Castello Caetani di Sermoneta, sarà affidata al Neos Saxophone Ensemble, un’eccellenza pontina diretta da Daniele Caporaso, in un concerto che abbraccia un ampio spettro musicale, da Vivaldi a Mozart, da Chick Corea a Piazzolla, suggellando un mese di eventi musicali di alta qualità, capaci di emozionare e stimolare la riflessione.
Festival Pontino: Musica, Storia e Riscoperta tra Arte e Cultura
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