venerdì 22 Agosto 2025
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Föa: Genesi di una regista, un film tra maternità e memoria.

L’emergere di nuove voci nel panorama cinematografico italiano è un’ambizione che Numero 10, la casa di produzione fondata dal celebre Paolo Sorrentino, persegue con dedizione.
Questo impegno si concretizza con “Föa”, l’opera prima di Margherita Ferrari, un film che si preannuncia come un’esperienza cinematografica intensa e profondamente radicata nel contesto storico e sociale.
Lo script, frutto della collaborazione creativa di Anita Della Cioppa, Margherita Ferrari e Veronica Penserini, promette di esplorare territori inesplorati, segnando un punto di svolta per la giovane regista.
Il film, sostenuto dalla produzione esecutiva di Annamaria Morelli per The Apartment (Fremantle) e dalla collaborazione di Massimiliano Orfei, Luisa Borella e Davide Novelli per PiperFilm, incaricata della distribuzione nazionale e internazionale, ci trasporta nel cuore di Genova, il 20 luglio 2001.

Un giorno che si rivelerà cruciale, un crocevia di eventi che lasceranno un’impronta indelebile sulla coscienza collettiva di una generazione.
Nicole, una diciottenne alle porte della maternità, si trova sola nel suo appartamento, alle soglie del nono mese di gestazione.
La tensione palpabile che impregna l’aria è amplificata dai disordini che infiammano la città, le manifestazioni contro il vertice del G8 che si riversano nelle strade.
In un gesto apparentemente innocuo, Nicole apre la porta a un gruppo di manifestanti, introducendo il caos esterno nel santuario della sua intimità.
Il film non si limita a raccontare un evento storico, ma indaga le dinamiche complesse e le fragilità umane che si celano dietro le apparenze.

La convivenza forzata, imposta dall’inatteso arrivo degli estranei, crea una tensione palpabile, un intreccio di scontri e incontri che mettono in discussione il mondo privato di Nicole e lo espongono alla sfera pubblica, incarnata dai personaggi di Julian, Irene ed Elixi.
Questi ultimi, con le loro storie e i loro ideali, rappresentano una lente attraverso cui osservare la realtà, evidenziando le contraddizioni e le speranze di un’epoca di transizione.

“Föa”, un titolo enigmatico che evoca mistero e complessità, si preannuncia come un’opera che interroga il significato di appartenenza, identità e responsabilità, intrecciando il racconto di una maternità in attesa con le turbolenze di un mondo in fermento.

Le riprese, suddivise tra Roma e Genova, si estenderanno per cinque settimane, promettendo di catturare l’autenticità dei luoghi e l’intensità emotiva dei personaggi, restituendo al pubblico un’esperienza cinematografica indimenticabile e profondamente significativa.

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