I Tramonti di Tinia: Un Viaggio Sonoro e Civile nel Cuore della TusciaRitorna, dal 27 al 29 giugno, “I Tramonti di Tinia”, un festival che si configura come un’oasi culturale incastonata nel paesaggio viterbese. L’Azienda Agricola Spada, immersa nel verde a pochi chilometri da Sutri, si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto per tre giorni dedicati alla musica da camera, al dialogo intellettuale e all’impegno sociale, tutto ad accesso libero con prenotazione.Guidata dalla visione del pianista Massimo Spada, la direzione artistica di quest’edizione ambisce a intrecciare l’eccellenza musicale con una profonda riflessione sul ruolo dell’arte come strumento di connessione e cambiamento. L’evento non è solo un festival di musica, ma un vero e proprio percorso tematico che esplora le complesse relazioni tra diverse forme espressive e l’importanza dell’impegno civile.Un elemento distintivo del festival è la presenza di una riflessione critica sulla contaminazione culturale, ovvero l’influenza reciproca tra la musica classica e le tradizioni popolari. Questa indagine si focalizza sulla figura di Dmitrij Šostakovič, compositore simbolo del Novecento, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, come specchio di una modernità ancora vivida e potente. L’eredità di Šostakovič, con la sua capacità di trascendere le convenzioni e di esprimere la complessità dell’esperienza umana, ispira il programma musicale e gli incontri proposti.La rassegna offre un ricco panorama di esibizioni: dal Trio Amal ad Alessio Pianelli, dai fratelli David e Diego Romano, primi violini dell’Orchestra di Santa Cecilia, fino alla promettente première di una nuova composizione commissionata a Paolo Catenaccio, un’occasione unica per ascoltare musica inedita in un contesto suggestivo. La giornata conclusiva culmina con un concerto di beneficenza, vedrà Alessio Pianelli cimentarsi sia come interprete che come autore, offrendo al pubblico un’esperienza musicale originale e coinvolgente.Un’innovazione significativa di quest’anno è l’introduzione dell’artista Paola Romoli Venturi, che presenta “La pace è stanca”, un’installazione site-specific e una performance sonora che invita alla riflessione sull’attualità del tema della pace.Il concerto di chiusura sarà accompagnato da un sestetto che eseguirà la suite dal balletto “La revue de cuisine” di Martinů, un omaggio all’umorismo e all’inventiva musicale.Il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto ad Alba Onlus, un’associazione che si impegna a sostenere l’istruzione. Nello specifico, i fondi raccolti finanzieranno borse di studio destinate a studenti meritevoli e provenienti da contesti socio-economici svantaggiati della Facoltà di Lingue dell’Università Ioan Cuza di Iași (Romania), in memoria di Loredana Battaglia, docente stimata e scomparsa prematuramente, a cui l’associazione è dedicata. L’iniziativa sottolinea l’impegno del festival a promuovere l’accesso all’istruzione superiore per giovani talentuosi, creando un ponte tra la cultura musicale e lo sviluppo sociale.
I Tramonti di Tinia: Musica, Dialogo e Impegno Civile in Tuscia
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