Il Museo Civico U.
Mastroianni di Marino si configura come un crocevia di pensiero e arte, ospitando dal 8 al 26 novembre una mostra significativa e un volume editoriale di profonda risonanza: ‘Intelligenza della mano’.
Quest’iniziativa, nata dal fertile terreno di un ciclo di incontri intellettuali, si erge come un omaggio a Ennio Calabria, figura chiave nella riflessione multidisciplinare che ha segnato l’associazione culturale “In tempo”.
Calabria, scomparso un anno prima, aveva intuito con acume la necessità di indagare le complesse interazioni tra sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) e l’evoluzione psicosociale ed esistenziale dell’umanità, delineando l’IA non come un mero strumento, ma come un “altro artificiale” emergente.
La mostra itinerante raccoglie trentuno opere, un mosaico eterogeneo di pittura, scultura e fotografia, che convergono attorno a un principio cardine: l’arte come baluardo dell’unicità e della verità intrinseca all’essere umano.
Queste opere non sono semplici rappresentazioni, ma segni tangibili del valore inestimabile del mistero interiore, un regno che si rivela attraverso il processo creativo, dove la mano non è solo un esecutore, ma un organo sensibile, pensante, un ponte tra la mente e la materia.
Come argomentava Ennio Calabria, l’esclusione deliberata dell’interiorità, l’abbandono della contemplazione e dell’introspezione, ha paradossalmente aperto la strada all’affermazione dell’IA.
L’arte, al contrario, si presenta come un connettore vitale, un tentativo disperato di preservare quel mistero che vibra come forza moltiplicatrice in un mondo sempre più accelerato e privo di senso apparente.
Il volume editoriale che accompagna la mostra funge da documento e approfondimento teorico.
Raccolta di saggi originali, frutto del contributo di studiosi, specialisti e ricercatori provenienti da prestigiose istituzioni accademiche – Università degli Studi di Tor Vergata (Roma), Università Statale di Milano, Centro di Ricerca E.
t.
h.
o.
s.
(Verona), Conservatorio di Musica L.
Refice (Frosinone) e Accademia di Belle Arti di Roma – il libro offre una pluralità di prospettive sull’emergenza culturale e filosofica sollevata dall’avvento dell’IA.
Le curatrici, Ida Mitrano e Rita Pedonesi, nell’introduzione al volume, suggeriscono un cambio di prospettiva cruciale.
Piuttosto che interrogarsi su come trascendere i limiti umani – una domanda apparentemente ineludibile – dovremmo concentrarci sulla definizione di ciò che ci definisce, ci distingue come esseri umani, ci rende irripetibili.
L’ammirazione per l’impressionante capacità di risposta dell’IA in svariati ambiti creativi non deve lenire l’urgenza di affermare con forza l’unicità intrinseca ai processi creativi umani.
L’intero progetto si configura quindi come una testimonianza del profondo impegno dell’associazione culturale “In tempo”, un impegno costante e intenso volto a interpretare i mutamenti irreversibili del nostro tempo, non con timore o acquiescenza, ma con la speranza di decifrarne il significato e orientarne la direzione.







