Il 6 settembre, Viterbo si appresta ad accogliere un evento di eccezionale rilevanza nel panorama del jazz italiano: un concerto che vedrà protagonisti tre figure di spicco, tre pilastri della scena musicale contemporanea, Rita Marcotulli, Enrico Pieranunzi e Dado Moroni.
Lungi dall’essere un semplice concerto, si preannuncia un’esperienza immersiva, un viaggio sonoro che esplora le molteplici sfaccettature del linguaggio jazzistico attraverso l’intreccio di formazioni diverse, dall’affiatato trio a dialoghi intimi in duetto, fino a momenti di intensa introspezione solistica.
Rita Marcotulli, interprete dalla profonda espressività, incarna una rara combinazione di abilità tecnica e sensibilità poetica.
La sua musica trascende le barriere stilistiche, attingendo a influenze eterogenee con una grazia disarmante.
Le sue composizioni originali, intrisi di una sincera introspezione emotiva, lasciano un’impronta indelebile nell’animo dell’ascoltatore, rivelando una voce narrante capace di evocare immagini e sensazioni con una potenza quasi tangibile.
Le sue collaborazioni con artisti di fama mondiale testimoniano il suo status di figura di riferimento nel panorama internazionale.
Accanto a lei, Enrico Pieranunzi, una vera e propria istituzione del jazz europeo, erige una monumentale carriera costellata di riconoscimenti e collaborazioni memorabili.
Il suo nome è sinonimo di raffinatezza e tecnica impeccabile, un tocco inconfondibile che ha segnato generazioni di musicisti.
La sua capacità di distillare la melodia in forme essenziali e di costruire narrazioni musicali complesse, senza mai sacrificare la linearità e l’eleganza, lo rende un artista unico nel suo genere.
La sua influenza si estende ben oltre i confini europei, ispirando e influenzando musicisti di tutto il mondo.
A completare questo trio d’eccezione, Dado Moroni, pianista dotato di una rara versatilità e di un virtuosismo acuto.
La sua maestria nell’esplorare il lessico del jazz tradizionale si fonde con una spiccata propensione all’innovazione, creando un linguaggio musicale fresco e originale.
La sua energia travolgente e il suo swing incalzante infondono vitalità e dinamismo all’esecuzione, mentre la sua personalità distintiva lo rende uno dei musicisti più apprezzati a livello internazionale.
Moroni incarna l’evoluzione del jazz, un ponte tra la tradizione e le nuove tendenze.
L’appuntamento al Teatro dell’Unione non solo promette un’esperienza musicale indimenticabile, ma assume anche un significato sociale importante: i proventi della serata saranno devoluti alla ricerca e al sostegno delle persone affette da Sla, testimoniando l’impegno degli artisti verso una causa nobile e meritevole.
Un concerto che unisce arte e solidarietà, un’occasione per celebrare la bellezza del jazz e contribuire a un futuro migliore.