Il Ministero della Cultura ha ufficialmente avviato un percorso di supporto decisivo alla candidatura di Ostia Antica come sito di eccezionale valore universale, meritevole di riconoscimento da parte dell’UNESCO. L’annuncio, formulato dal Ministro Alessandro Giuli durante un evento di Fratelli d’Italia a Roma, sottolinea l’importanza strategica di questo sito archeologico per la narrazione dell’identità nazionale e per il consolidamento del ruolo dell’Italia come custode di un patrimonio storico inestimabile.La comparazione con Pompei, pur evocativa, non rende pienamente giustizia alla complessità e unicità di Ostia Antica. Piuttosto che una semplice replica, Ostia si configura come un laboratorio urbano romano, un portolano vivente che ci restituisce non solo la magnificenza dell’architettura e dell’ingegneria dell’epoca, ma anche la vita quotidiana, le dinamiche sociali, le pratiche religiose e le evoluzioni economiche di una città portuale cruciale per l’Impero Romano. La recente scoperta del più antico bagno rituale ebraico al mondo, un ritrovamento di portata eccezionale, ne è solo un esempio tangibile, capace di illuminare aspetti inediti della storia religiosa e culturale di Ostia.La natura di Ostia Antica come “proiezione ortogonale” di Roma riflette il suo ruolo di centro nevralgico per l’approvvigionamento e la comunicazione del capoluogo imperiale. Questa sua posizione privilegiata ne fa, di fatto, un’estensione di “caput mundi”, un punto focale per l’intersezione di culture, merci e idee provenienti da ogni angolo del mondo conosciuto.La candidatura UNESCO non può essere concepita come un mero atto formale, ma come l’occasione propizia per un intervento di rigenerazione urbana complessiva. È imperativo unire l’eccellenza del patrimonio antico con le esigenze del presente, creando un ecosistema urbano sostenibile, accessibile e culturalmente stimolante. L’integrazione virtuosa tra l’antico e il contemporaneo deve permeare ogni aspetto della riqualificazione, dalla mobilità alla fruizione dei siti archeologici, dall’offerta di servizi all’innovazione tecnologica.La Regione Lazio, guidata dal Presidente Rocca, esprime pieno sostegno a questa iniziativa, riconoscendone il potenziale impatto sullo sviluppo economico e sociale del territorio. L’azione del Ministero si inserisce in un quadro più ampio di interventi mirati alla riqualificazione delle periferie urbane, ispirati ai principi del piano Olivetti. I decreti attuativi, destinati a concretizzare queste strategie, sono in fase avanzata di definizione.L’obiettivo ultimo è trasformare Ostia Antica in un faro di attrazione internazionale, capace di coniugare la celebrazione del passato con la visione di un futuro prospero e sostenibile, restituendo dignità e vitalità a un territorio troppo a lungo penalizzato. La sfida è complessa, ma le potenzialità di Ostia Antica sono immense e meritano un impegno collettivo e duraturo.
Ostia Antica verso l’UNESCO: un tesoro da proteggere e valorizzare.
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