giovedì 16 Ottobre 2025
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Pavia 1525: Ripercorrere una Battaglia, Illuminare il Rinascimento.

Il quinto centenario della battaglia di Pavia, un evento sismico che ridisegnò gli equilibri del Rinascimento europeo, viene commemorato a Roma con due iniziative di grande respiro promosse dalla Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana: un convegno internazionale e una mostra museale.
Queste manifestazioni non si limitano a ripercorrere gli eventi del 24 febbraio 1525, ma si propongono di illuminare il contesto storico, politico, religioso e culturale in cui si inseriscono, evidenziandone le ripercussioni durature.
La vittoria imperiale a Pavia, pur non ponendo fine al conflitto franco-asburgico per il dominio dell’Italia, rappresentò un punto di svolta cruciale.
Consolidò l’egemonia asburgica sulla penisola, inaugurando un’epoca di influenza politica e culturale che si protrasse per secoli, con implicazioni profonde per l’identità e lo sviluppo della storia italiana.
La celebrazione di un primo Giubileo a Roma, in un periodo segnato dalla crescente lacerazione della Riforma protestante, aggiunge un ulteriore strato di complessità interpretativa, suggerendo una tensione tra aspirazioni religiose e profonde trasformazioni sociali e politiche.
La mostra “L’Italia tutta a fiamma e a foco.
Il tempo della Battaglia di Pavia”, curata da Maria Antonietta Visceglia ed Ebe Antetomaso, attinge al ricco patrimonio documentario dell’Accademia, offrendo un percorso espositivo che trascende la narrazione puramente militare.

Si parte da una riflessione sulla percezione letteraria della guerra, attraverso le opere di Boiardo e Ariosto, per poi indagare, tramite le analisi di figure di spicco come Machiavelli, Paolo Giovio e Francesco Guicciardini, il giudizio dei contemporanei e la loro consapevolezza delle profonde trasformazioni in atto.
Queste trasformazioni non riguardavano solo le tecniche belliche, con l’introduzione di nuove armi e strategie, ma investivano l’intera concezione della politica e del potere.
La mostra dedica ampio spazio ai protagonisti di questo drammatico episodio storico: Francesco I di Francia, incarnazione dell’ambizione regale e della cultura rinascimentale; Carlo V, imperatore incontrastato, detentore di un potere vastissimo; Clemente VII, pontefice diviso tra le mire delle potenze straniere e la fragilità del potere temporale.
Non mancano ritratti e documenti relativi ai principali condottieri, figure spesso oscurate ma essenziali per comprendere le dinamiche militari dell’epoca.
La conclusione dell’esposizione si concentra sull’impatto della Riforma luterana, una frattura religiosa che sconvolse l’Europa e che rese ancora più precaria la situazione politica italiana.

Il conflitto religioso, intrecciandosi con le rivalità dinastiche e le ambizioni territoriali, contribuì a creare un clima di instabilità e di incertezza che influenzò profondamente gli eventi del tempo.

Arricchiscono il percorso espositivo una collezione di incisioni rare e preziose, provenienti dal Fondo Corsini e dal Fondo Nazionale dell’Istituto Centrale per la Grafica.

Queste opere, testimonianze artistiche e documentarie dell’epoca, offrono una prospettiva unica sugli eventi e sulle figure che ne furono protagoniste.
Un programma di visite didattiche è stato appositamente pensato per gli studenti, mentre aperture straordinarie durante gli eventi dell’Accademia permettono ad un pubblico più ampio di immergersi in questo affascinante viaggio nel tempo.
L’iniziativa si propone non solo come commemorazione, ma come riflessione profonda sulle radici del presente, invitando a una rilettura critica del Rinascimento italiano e del suo ruolo cruciale nella storia europea.

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