L’estate ateniese risuonerà delle note evocative di Nicola Piovani l’8 luglio, all’interno dell’imponente Odeon di Erode Attico, cornice del prestigioso Festival Atene-Epidauro. La serata, dal titolo “Grandi Film – Grandi Musiche”, è un omaggio al connubio indissolubile tra cinema e musica, un viaggio emozionante attraverso le opere di alcuni dei più iconici registi italiani, magistralmente interpretate dall’Orchestra di Stato sotto la direzione del maestro Piovani. L’evento, promosso dal Megaro Moussikis Athinon in sinergia con l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e la Fondazione Musica per Roma – ente con cui Piovani intrattiene una collaborazione artistica di rilievo dal 2021 – si preannuncia come un appuntamento culturale di grande risonanza.Il concerto è strutturato in tre suite orchestrali, ciascuna dedicata a un pilastro del cinema italiano: i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, Roberto Benigni e Federico Fellini. La “Suite Taviani” evoca atmosfere suggestive attinte da capolavori come “Fiorile”, “Il sole anche di notte”, “La notte di San Lorenzo” e “Buongiorno Babylonia”, svelando la poetica e l’impegno civile che contraddistinguono la loro opera. La “Suite Benigni” ripercorre il cammino emozionale de “La vita è bella”, l’opera per la quale Piovani ricevette il meritato Oscar, un riconoscimento che consacrò il suo talento a livello internazionale. Infine, la “Suite Fellini” immerge il pubblico nell’universo onirico e visionario di “L’intervista”, “La voce della luna” e “Ginger e Fred”, film che hanno ridefinito i confini del linguaggio cinematografico.La carriera di Nicola Piovani vanta una produzione eccezionale, più di duecento colonne sonore che testimoniano la sua versatilità e la sua capacità di cogliere l’essenza delle storie che accompagna. Oltre ai già citati registi, il maestro ha collaborato con figure di spicco come Marco Bellocchio, Mario Monicelli e Nanni Moretti, arricchendo il panorama musicale italiano con un patrimonio di opere inestimabile. La sua formazione, profondamente influenzata dalla riscoperta del cinema attraverso “Il settimo sigillo” di Bergman e “8½” di Fellini, si è ulteriormente evoluta grazie all’incontro con il compositore greco Manos Hadjidakis, facilitato dall’incontro con Irene Papas. L’esperienza come assistente di Hadjidakis in “The Martlet’s Tale” si rivelò cruciale, instillando in Piovani un senso di libertà creativa che ne segnerà l’intera traiettoria artistica.La musica di Piovani si distingue per un raro equilibrio tra intensità emotiva e speranza sottile, qualità che ne decretano un carattere atemporale, pur restando intrinsecamente legata al contesto storico e culturale in cui è nata. Oscillante tra leggerezza e malinconia, tra ballabilità e romanticismo, la sua musica funge da fedele interprete delle immagini proiettate, amplificandone il significato e perpetuandone l’eco ben oltre la fruizione cinematografica. Piovani stesso sottolinea come l’espressione umana, la genuina emozione che si riflette sui volti degli attori, rappresenti la vera fonte d’ispirazione per la sua creazione musicale, anteponendo l’autenticità alla mera conformità estetica. Il concerto di Atene si configura, dunque, come un’occasione imperdibile per celebrare la sinergia tra cinema e musica, e per lasciarsi trasportare dalle emozioni universali che emergono dall’opera di un maestro indiscusso.
Piovani ad Atene: un omaggio al cinema italiano
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