(di Francesca Pierleoni)Un breve articolo sul *Corriere dell’Umbria* di qualche anno fa, riguardante il ritrovamento di una giovane ragazza, minorenne, in un fosso, inizialmente creduta morta, ha costituito il punto di partenza per *Illusione*, un dramma noir diretto da Francesca Archibugi e interpretato da un cast di grande spessore, comprendente Jasmine Trinca, Michele Riondino, Angelina Andrei, Vittoria Puccini, Francesca Reggiani, Aurora Quattrocchi, Filippo Timi, che ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma e sarà distribuito nelle sale con 01 Distribution.“Cercavo di comprendere se quella vicenda avesse generato sviluppi, ma non ho trovato nulla: la ragazza non era percepita come una storia importante”, confessa la regista.
“Spesso sono le storie a scegliere noi, e gradualmente è emerso il personaggio totalmente immaginario di Rosa Lazar.
”Il film, una coproduzione tra Fandango, Rai Cinema e Tarantula, si articola attorno a una trama complessa, frutto della sceneggiatura di Archibugi, Francesco Piccolo e Laura Paolucci, che affronta temi di straordinaria attualità: la strumentalizzazione mediatica di delitti e violenze perpetrate ai danni delle donne, ridotte a voyeuristico intrattenimento.
Il racconto si apre con la scoperta di Rosa (Andrei), quindici anni, brutalmente picchiata, priva di sensi e sanguinante, abbandonata in un fosso alla periferia di Perugia.
 Il vicequestore Pizzirò (Timi) intuisce che, nonostante le apparenze, la ragazza è ancora viva.
 Attraverso un montaggio alternato di presente e passato, il film svela il percorso violento e traumatico subito dalla giovane, offrendo uno sguardo profondo sulle sue fragilità e resilienza.
“La purezza, nonostante l’incubo vissuto, è un elemento cruciale”, sottolinea Riondino.
“Il film è un tentativo di rivendicare quella purezza, dimostrando come i tentativi di contaminarla siano stati vani, pur non essendosi mai arrestati.
”Archibugi affronta anche un tema spesso trascurato: l’infiltrazione della criminalità slava nel tessuto economico del centro Italia a partire dal 2008.
“Con ingenti capitali provenienti dalla mafia slava, hanno investito in aziende in tutta la regione, a Perugia, a Siena, infiltrandosi ovunque.
 Questa realtà è inestricabilmente legata a traffici illeciti di prostituzione, droga e cocaina”, afferma la regista, riferendosi a un’inchiesta condotta da Boccassini.
 “Siamo un Paese ridotto in queste condizioni.
”*Illusione* non è solo un dramma noir, ma un atto d’accusa contro un sistema che permette la perpetrazione di tali atrocità e che, spesso, le riduce a mera cronaca.
 È un grido di speranza, un invito a non dimenticare, a continuare a lottare per un futuro più giusto e sicuro per le giovani generazioni.



 
                                    


