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sabato 25 Ottobre 2025

Scampia: La diaspora delle Vele, un racconto di rinascita

La diaspora delle Vele: Un’epopea di resilienza e rinascita a ScampiaFrancesca Comencini, forte di un profondo legame umano e professionale con la comunità delle Vele di Scampia, si è posta al timone di “La diaspora delle Vele”, un documentario che ambisce a svelare l’anima di un quartiere napoletano troppo spesso relegato a stereotipo di degrado e criminalità.
Prodotto da Cattleya e Sky Studios in sinergia con il Comune di Napoli e il Comitato Vele di Scampia, il film si propone di celebrare la ricchezza umana, la solidarietà e la profonda identità che permeano le Vele, un microcosmo vibrante di storie dimenticate.

Il legame di Comencini con la realtà scampiese è radicato in un’esperienza condivisa, maturata grazie alla sua partecipazione alla serie “Gomorra”.
Questa intimità ha permesso alla regista di guadagnare la fiducia degli abitanti, diventando una voce privilegiata per raccontare la loro realtà.
“È un onore poter dare voce a queste persone, per me è stato molto importante.
Ne esce fuori un racconto di estrema dignità ed umanità, di fierezza e di attaccamento per quella comunità temporaneamente persa,” afferma Comencini.
Il documentario si inscrive in un momento cruciale per il quartiere.
Il tragico cedimento di un ballatoio avvenuto il 22 luglio 2024, con la perdita di tre vite umane e un doloroso numero di feriti, ha accelerato un piano di rigenerazione urbana già in atto.

Quasi duemila residenti sono stati temporaneamente trasferiti, in attesa di un ritorno a un quartiere trasformato, un nuovo inizio che promette dignità e sicurezza.

“La diaspora delle Vele” non è solo un resoconto di una trasformazione fisica, ma un’esplorazione delle dinamiche umane che sopravvivono al degrado e alla tragedia.
Come sottolinea Comencini, il film mette a nudo un’universalità di valori, una verità ineludibile: “senza comunità non si può vivere”.
L’isolamento, l’atomizzazione sociale, la chiusura dietro schermi digitali sono fenomeni da analizzare e contrastare, poiché l’essere umano è intrinsecamente un animale sociale, un essere di relazione.
Omero Benfenati, presidente del Comitato Vele, evidenzia l’importanza di dare spazio a una realtà troppo a lungo marginalizzata: “Finora non s’erano raccontati il bene, l’amore, la solidarietà di un popolo che per 30 anni si è messo in gioco”.
Il documentario mira a rivelare la resilienza di una comunità che ha sopportato decenni di trascuratezza istituzionale, di promesse disattese e di un’immagine distorta.

La visione politica di Laura Lieto, Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, si proietta in un futuro sostenibile e inclusivo.

L’investimento massiccio di risorse provenienti dal PNRR non si limita alla costruzione di nuove abitazioni, ma mira a creare uno spazio vitale, efficiente dal punto di vista energetico e al passo con gli standard europei.

“Vogliamo case non solo dignitose, ma anche belle e rispettose dell’ambiente,” dichiara Lieto.
“La diaspora delle Vele” si configura quindi come un atto di giustizia sociale, un’opportunità per riscattare l’immagine di un quartiere, per restituire voce a chi troppo a lungo è stato silenziato, e per costruire un futuro di speranza e di integrazione.

Il documentario è un’avanguardia nazionale, un esempio virtuoso di rigenerazione urbana che si affianca a iniziative simili in altre aree di Napoli, segnando un percorso di rinascita per un’intera comunità.

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