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Scuola e fiction: educazione sentimentale e responsabilità culturale

L’educazione sentimentale e la responsabilità culturale: quando la scuola e la fiction si incontranoIn un’epoca segnata da un’accelerazione dei ritmi sociali e da una crescente complessità delle relazioni interpersonali, l’urgenza di un’educazione sentimentale e sessuale completa e consapevole nelle scuole italiane emerge con prepotenza.
Affidare questo percorso cruciale alla mercé di piattaforme digitali spesso distorte e superficiali, come le piattaforme porno, rappresenta una grave omissione.
Questa constatazione, ripresa anche dalla terza stagione della serie televisiva “Un Professore,” offre un’occasione preziosa per riflettere il ruolo della scuola e della cultura popolare nell’accompagnare le nuove generazioni.

La serie, una coproduzione Rai Fiction – Banijay Studios Italy, diretta da Andrea Rebuzzi, segue le vite di studenti e insegnanti del liceo Da Vinci, affrontando tematiche delicate come la maturità, le relazioni amorose, le delusioni e i sogni.

Il protagonista, Dante, interpretato da Alessandro Gassmann, è un professore di filosofia che si confronta con dinamiche complesse: una preside nuova e ambiziosa, un rapporto in evoluzione con un’altra insegnante, Anita, il ritorno di un ex allievo, ora professore di fisica, e la necessità di affrontare il rapporto con la madre.
Gassmann stesso sottolinea come il personaggio di Dante rappresenti una figura di riferimento mancante nella sua stessa esperienza formativa, un punto di riferimento che molti studenti desiderano.
L’attore evidenzia come la serie, grazie anche alla risonanza che suscita nel pubblico, stimoli un dialogo intergenerazionale cruciale, un confronto mancante nella società contemporanea.
In un mondo sempre più polarizzato e semplificato, la filosofia, e la serie stessa, offrono gli strumenti per comprendere la complessità dell’essere umano, al di là di stereotipi e giudizi affrettati.
La squadra di sceneggiatori, guidata da Sandro Petraglia, utilizza anche l’ironia come strumento per alleggerire temi potenzialmente pesanti e delicati.

L’episodio dedicato all’incidente di Landini e all’uso improprio del termine “cortigiana”, ad esempio, viene affrontato con un approccio arguto e didattico, evidenziando l’importanza della precisione linguistica e della comprensione del significato delle parole.
La quarta stagione della serie, attualmente in fase di sviluppo, promette di affrontare tematiche ancora più attuali e rilevanti, tra cui la crisi umanitaria a Gaza.
Gassmann, attivo sui social media e sensibile alle questioni sociali, non esita a definire gli eventi in Palestina come “genocidio”, pur cercando di mantenere un approccio pacato e costruttivo.

Questa capacità di affrontare temi controversi con coraggio e responsabilità testimonia la volontà della serie di rimanere saldamente ancorata alla realtà sociale e culturale del nostro tempo.
L’impegno di Alessandro Gassmann non si limita a “Un Professore,” ma si estende anche alla serie “Guerrieri – La regola dell’equilibrio,” tratta dai romanzi di Gianrico Carofiglio.

L’attore ha saputo incarnare personaggi complessi e sfaccettati, dimostrando una profonda connessione con le storie che interpreta.
La serie, quindi, non è solo un prodotto di intrattenimento, ma un vero e proprio strumento di educazione e sensibilizzazione, capace di stimolare il pensiero critico e promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra le generazioni.
Un esempio di come la fiction, quando ben realizzata, possa contribuire a formare cittadini più consapevoli e responsabili.

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