venerdì 1 Agosto 2025
13.3 C
Rome

Stefano De Martino a Roma: un autoritratto tra risate e fragilità

Sul palcoscenico della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, a Roma, Stefano De Martino irrompe in un’onda di calore umano, un’immersione nel suo universo personale.

Lontano dalle luci artificiali di Affari tuoi, la solita divisa – pantaloni scuri, camicia candida e cravatta – si trasforma in un’armatura per un viaggio introspettivo, un’esplorazione sincera e ironica delle tappe che hanno segnato il suo percorso artistico ed esistenziale.
“Meglio Stasera!”, il suo “quasi” one man show, è molto più di un semplice spettacolo di intrattenimento; è un autoritratto in movimento, un tentativo di decostruire l’immagine pubblica che lo accompagna da anni.

De Martino, coautore con Riccardo Cassini, non si nasconde dietro la maschera dello showman, ma si mette a nudo, raccontando con franchezza le sue fragilità, le sue ambizioni e le sue contraddizioni.

L’orchestra di Disperata Erotica, guidata da Pino Perris, e i ballerini di Andrea Larossa, creano un tessuto sonoro e visivo che amplifica l’intensità del racconto, alternando momenti di danza liberatoria, rielaborazioni in chiave pop di classici come “Che cos’è l’amor” o “Billie Jean”, a sketch improvvisati che coinvolgono il pubblico, trasformandolo in partecipe complice della narrazione.
L’argomento centrale è l’identità, o meglio, la frammentazione dell’identità.

“Sono sempre l’ex di qualcosa o qualcuno”, afferma con un sorriso amaro, ripercorrendo le tappe di una carriera costellata di successi e scandali: ex ballerino di Amici, ex conduttore di Made in Sud, ex marito di Belen.
Ogni etichetta, una catena che lo lega a un passato che vorrebbe scrollarsi di dosso.
Il “pendolarismo sentimentale”, una metafora dell’instabilità che ha caratterizzato la sua vita privata, viene affrontato con un’ironia tagliente che disinnesca la potenziale amarezza.

L’infanzia, un capitolo fondamentale nel suo percorso, emerge con la tenerezza di un ricordo sbiadito.

La passione per la danza, scoperta in un’epoca in cui il calcio dominava le passioni adolescenziali, si scontra con l’etichetta del “ricchione”, un’accusa pronunciata con un misto di disprezzo e invidia.
“Avrei risolto metà dei problemi che ho oggi”, scherza, immaginando un passato diverso, un futuro alternativo.

Il racconto si evolve nell’approdo ad Amici, un trampolino di lancio che ha cambiato radicalmente il corso della sua vita, e nella riflessione sulla sottile differenza tra fama e notorietà, un discrimine reso dolorosamente evidente dall’incidente in moto che lo ha visto coinvolto insieme a Belen.
Un evento traumatico che ha segnato un punto di svolta, trasformando un’esperienza personale in un dramma mediatico.

De Martino non si limita a intrattenere; vuole trasmettere un messaggio, offrire una via di fuga dalle angosce quotidiane.

“Mi piace pensare di portare avanti una missione in po’ più significativa, distrarvi delle cose che vi angosciano”, confida, consapevole del potere dell’arte di lenire le ferite dell’anima.

Il suo spettacolo è un atto di resilienza, una celebrazione della capacità umana di reinventarsi, di trasformare il dolore in bellezza, la fragilità in forza.
Il tour estivo, che toccherà città come Padula, Maiori, Gaeta e Ostuni, si preannuncia un’occasione unica per condividere emozioni, risate e riflessioni, sotto le stelle italiane.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -