L’eco delle polemiche sulla chiusura de “Il Caffè” risuona ancora, ma Pino Strabioli preferisce focalizzarsi sull’importanza della parola e sul suo ruolo come ponte tra cultura e pubblico. Lungi dall’affermare di aver subito discriminazioni, Strabioli sottolinea come i social media, come profeticamente osservava Umberto Eco, abbiano contribuito a normalizzare un linguaggio aggressivo e offensivo, un fenomeno che necessita di una profonda riflessione e di un intervento educativo.Il fraintendimento centrale risiede nell’interpretazione della sua recente intervista al *Corriere della Sera*: l’intento era denunciare la volgarità dilagante sui social, non lamentare una persecuzione personale. La celebrazione del Premio Strega, che culminerà con la conduzione di Strabioli il 3 luglio al Museo Nazionale Etrusco, rappresenta per lui un’occasione per ribadire il valore della parola come strumento di crescita culturale e di dialogo costruttivo.”Il Caffè” era diventato per lui un punto di riferimento, un luogo in cui la letteratura e la cultura potevano incontrarsi con un vasto pubblico. La sua chiusura, pur prevedibile, ha generato una ondata di reazioni che, secondo il conduttore, non rispecchiano la complessità della questione. La Rai, definita con affetto “la mia casa” dopo trent’anni di collaborazione, gli offre ora una nuova opportunità con “Caffè Italia”, un programma su Rai3 che gli permetterà di continuare a parlare di libri, teatro e cultura, affiancato da Greta Mauro in una collocazione oraria più favorevole.Il nuovo programma, in partenza a settembre, si prepara a raccogliere l’eredità de “Il Caffè”, con un approccio rinnovato e contenuti originali. L’attesa per la messa in onda, tuttavia, è accompagnata dall’entusiasmo per la conduzione del Premio Strega, un evento che quest’anno si preannuncia particolarmente ricco di spunti e suggestioni.L’edizione 2025, vedrà la collaborazione con Filippo Timi, che ha preparato cinque momenti teatralizzati basati sugli incipit dei finalisti, e con la musicista Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo. Anna Foglietta sarà presente con un monologo dedicato a Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua tragica scomparsa, toccando anche i temi comuni ai cinque libri finalisti. Spazio inoltre all’intervista ad Anna Foa, vincitrice della prima edizione del Premio Strega Saggistica. Il premio rappresenta dunque non solo una celebrazione della letteratura contemporanea, ma anche un’occasione per riflettere sul ruolo della cultura nella società e per promuovere un linguaggio più consapevole e rispettoso.
Strabioli: Il Caffè chiuso, ma la parola resta ponte tra cultura e pubblico
Pubblicato il
