giovedì, 10 Luglio 2025
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Teatro Ambra Jovinelli: una stagione tra passato, presente e voci femminili

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La stagione 2025-2026 del Teatro Ambra Jovinelli si configura come un vibrante crocevia artistico, un’indagine complessa sul presente e un omaggio al passato, con un’attenzione particolare alla centralità delle voci femminili e alla capacità del teatro di essere specchio e motore di cambiamento sociale. La direttrice artistica Fabrizia Pompilio, con un cartellone denso di 19 titoli, intende offrire al pubblico un percorso di riflessione collettiva, stimolando la consapevolezza e alimentando la speranza in un’epoca segnata da incertezze e responsabilità condivise.Il sipario si alza il 23 ottobre con “Come un lampo di vita”, una rilettura potente de “L’Amadeus” di Peter Shaffer firmata da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, un’opera che invita a scrutare le zone d’ombra dell’animo umano e a interrogarsi sul significato stesso dell’esistenza. In parallelo, la stagione celebra i successi che hanno segnato il teatro capitolino, riconsegnando al pubblico quattro spettacoli iconici attraverso la rassegna “A grande richiesta”: “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, un affresco impietoso delle relazioni contemporanee; “Magnifica presenza” di Ferzan Ozpetek, un’esplorazione commovente dell’amore e della perdita; “Amleto²” di Filippo Timi, una rivisitazione audace del classico shakespeariano; e “Migliore” di Mattia Torre con Valerio Mastandrea, una riflessione amara sulla fragilità umana.La stagione si distingue per l’irruzione di nuove figure e per la rielaborazione di opere di successo in chiave teatrale. Gabriele Muccino, noto per il suo cinema intenso e capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano, debutta nella prosa con “A Casa Tutti Bene”, una storia familiare complessa e commovente che indaga i legami affettivi e le dinamiche di potere all’interno di una famiglia. Stefano Accorsi, figura versatile e acclamata, interpreta l’Odissea in una nuova e originale trasposizione scenica ad opera di Emanuele Aldrovandi.La tematica del recupero e della resilienza assume un ruolo centrale con “People Places e Things”, una drammaturgia intensa di Duncan Macmillan, affrontata con sensibilità e maestria da Anna Ferzetti, Betti Pedrazzi e Pierfrancesco Favino. Michele Riondino, interprete e regista di talento, incarna “Art” di Yasmina Reza, una riflessione acuta e ironica sull’amicizia e sull’incomprensione. Elio Germano, con la sua presenza scenica magnetica, dà voce al pensiero di Gino Strada, fondatore di Emergency, in “La Guerra Com’è”, un monologo toccante e necessario. Valerio Aprea, affiancato dalla creatività di Makkox, porta sul palco “LaPOCAlisse”, un’esplorazione surreale e provocatoria della condizione umana.A dieci anni dalla scomparsa di Luca De Filippo, la compagnia da lui fondata, guidata oggi da Carolina Rosi, rende omaggio al suo spirito innovatore con la riproposizione di “Non ti pago!”, e Eduardo De Filippo torna a illuminare il palcoscenico con “Ditegli sempre di sì”. L’umorismo, in tutte le sue forme, è protagonista con Emilio Solfrizzi ne “L’Anfitrione” di Plauto e con Francesco Pannofino nel surreale “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard.La stagione dedica ampio spazio alla narrazione femminile, con “La Rivoluzione delle Donne” guidata da Gino Castaldo e Paola Turci, e con “Svelarsi” di Silvia Gallerano, due opere che esplorano le sfaccettature dell’identità e della forza delle donne. Il sipario si chiude con i contributi di Paola Minaccioni, Monica Nappo e Valentina Spaletta Tavella in “Le Stravaganti Dis-Avventure di Kim Sparrow” e con Paolo Calabresi in “Tutti gli Uomini che non Sono”, mentre il misterioso “Non è il puntini puntini puntini Show” promette un incontro inatteso tra due mondi apparentemente distanti, quello del sarcasmo di Giovanni Veronesi e quello dell’umorismo surreale di Nino Frassica. Un cartellone ricco e variegato, che testimonia l’impegno del Teatro Ambra Jovinelli nel promuovere la cultura, l’arte e il dialogo sociale.

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