Il Teatro Patologico si appresta a inaugurare un capitolo cruciale nella sua evoluzione, proiettandosi oltreoceano con un Festival dedicato, dal 10 al 23 novembre 2025, presso il rinomato La MaMa Theater di New York. Questo evento rappresenta una vetrina globale per una forma di arte che trascende i confini convenzionali, interrogando profondamente il rapporto tra creazione, fragilità umana e rigenerazione.Il festival non sarà semplicemente una rassegna di spettacoli, ma un vero e proprio crocevia culturale tra Italia e Stati Uniti, un’opportunità per celebrare la potenza espressiva di attori con disabilità psichiche e fisiche, attori che incarnano un’estetica del possibile, una danza tra vulnerabilità e resilienza. La programmazione abbraccerà performance teatrali della Compagnia Stabile, proiezioni cinematografiche, tavole rotonde e convegni dedicati all’intersezione tra arte, salute mentale e inclusione, mostre che sveleranno l’evoluzione del percorso artistico e umano del Teatro Patologico, e testimonianze che illumineranno il significato profondo di un’esperienza unica.Il riconoscimento del prestigioso Ischia Humanity Award 2025, conseguito al recente Ischia Global Film Festival, suggella un percorso di impegno e innovazione che ha profondamente segnato il panorama culturale italiano ed internazionale. Il direttore artistico, Dario D’Ambrosi, testimonia un anno di traguardi inediti, che hanno riscritto le regole del gioco in un settore spesso relegato ai margini.L’apertura della stagione del Teatro dell’Opera di Roma con “Il sogno di Simon Boccanegra”, un evento storico che ha visto una compagnia di attori con disabilità psichiche cimentarsi in un capolavoro operistico, ha infranto barriere e generato un’onda di emozione collettiva. La commovente partecipazione al Festival di Sanremo, accolta da un pubblico di milioni di spettatori, ha dimostrato come l’arte possa essere un potente veicolo di connessione e comprensione. Le esibizioni a Londra e Berlino, accolte con entusiasmo dalla critica e dal pubblico, hanno ampliato la rete di collaborazioni e di visibilità del Teatro Patologico.Un momento di particolare significato è stata la presentazione del Protocollo Scientifico sulla teatroterapia alle Nazioni Unite di New York, un documento che codifica le metodologie e i benefici terapeutici del Teatro Patologico, aprendo la strada a nuove applicazioni e a una maggiore integrazione nel sistema sanitario globale. La recente “Medea” in greco antico, rappresentata ad Atene con la partecipazione di attori disabili psichici e fisici, sotto lo sguardo dei Ministri della Cultura italiano e greco e dell’Ambasciatore d’Italia, ha sigillato un connubio perfetto tra tradizione classica e innovazione contemporanea, dimostrando che la bellezza e la potenza dell’arte non conoscono confini né limitazioni.Il Festival di New York rappresenta dunque un’occasione irripetibile per riaffermare il diritto alla bellezza e all’espressione artistica come elementi imprescindibili per la dignità umana, trasformando il teatro in un potente strumento di cura, resilienza e rivoluzione sociale.
Teatro Patologico: New York, un Festival oltre i confini.
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