sabato 11 Ottobre 2025
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Tutti Giù per Terra: Ferite d’Infanzia e Speranza.

“Tutti Giù per Terra”: un cortometraggio che scava nel profondo delle ferite, un ponte tra due generazioni di donne, un grido di denuncia e una flebile luce di speranza.
Il lavoro di Marco Simon Puccioni, in anteprima alla Festa del Cinema di Roma – sezione Onde corte, proiezioni speciali – è un’opera che si fa portavoce di un disagio lacerante, intrecciando le vite di Viola, interpretata con rara intensità da Cinzia Scaglione, e della sua versione infantile, magistralmente impersonata dalla giovanissima Beatrice Stella.
Il cortometraggio non racconta semplicemente una storia; è un’immersione in un labirinto di traumi, un percorso a ritroso tra il bullismo infantile, l’abuso sessuale e le conseguenze durature che ne derivano.
Puccioni, attraverso un linguaggio cinematografico ibrido, che giustappone il realismo crudo a sequenze oniriche, evoca l’angoscia di una donna intrappolata in un ciclo di violenza, amplificata dall’inadeguatezza di un sistema giudiziario che troppo spesso si rivela sordo alle voci delle vittime.

Cinzia Scaglione, interprete e autrice profondamente impegnata nel sociale, definisce questo lavoro come parte di una missione ben più ampia.
“È un dovere morale,” afferma, “portare alla luce queste ferite, farle vedere per quello che sono.

Il silenzio è complicità.
” La sua esperienza personale, profondamente intrecciata con la sua arte, alimenta un’urgenza comunicativa che trascende la semplice rappresentazione scenica.
L’opera non si limita a denunciare; esplora l’ambiguità morale di una società che, pur professando ideali di giustizia, troppo spesso lascia le vittime sole ad affrontare il proprio dolore.
Beatrice Stella, con una recitazione che sorprende per la sua maturità e sensibilità, incarna la fragilità di un’infanzia violata, rendendo palpabile il peso della perdita di innocenza.

La sua presenza scenica crea un ponte emotivo potente tra il passato e il presente, invitando lo spettatore a confrontarsi con le radici del trauma.
Il progetto trae ispirazione dal libro “Stupro” di Alberto Bottacchiari, che Scaglione ha precedentemente portato in scena, e nasce dall’iniziativa di Scaglione stessa, sviluppata in collaborazione con Costanza Bongiorni e poi arricchita dalla visione artistica di Puccioni.
La produzione, sostenuta da Nuovo Imaie e MIC, condensa in soli diciannove minuti un universo di sofferenza e resilienza, un invito a riflettere sulla necessità di un cambiamento culturale profondo.

“Tutti Giù per Terra” si colloca in una tradizione cinematografica che coniuga l’impegno civile con una profonda esplorazione emotiva, offrendo a Scaglione e Stella un’opportunità di esprimere il proprio talento e la propria consapevolezza, in un’opera che lascia un segno indelebile nella memoria dello spettatore.
È un cortometraggio che, al di là della denuncia, suggerisce la possibilità di una resistenza, di una speranza che si annida anche nelle pieghe più oscure del dolore.

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