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martedì 11 Novembre 2025

Weill e Brecht: un omaggio tra Berlino e New York

L’eco di Berlino e l’Oltreoceano: un viaggio tra le opere di Weill e BrechtIl 15 novembre, l’Aula Magna della Sapienza accoglierà un evento di profonda risonanza artistica: un omaggio al sodalizio ineguagliabile tra Kurt Weill e Bertolt Brecht, interpretato da Peppe Servillo, Costanza Alegiani e dalla straordinaria Metropolitan Jazz Orchestra, diretta da Marco Tiso, nell’ambito della stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti.

Questo non è un semplice concerto, ma un’immersione nel cuore di un’epoca tormentata e feconda, un’esplorazione delle dinamiche che plasmarono il teatro musicale del Novecento e lasciarono un’impronta indelebile sulla cultura popolare.

L’incontro tra il compositore tedesco, Weill, e il drammaturgo e poeta Brecht, fu una scintilla che diede vita a opere rivoluzionarie, capaci di fondere l’intrattenimento con la critica sociale, la melodia con la provocazione, l’estetica con l’etica.

Il recital si concentrerà in particolare su *L’opera da tre soldi*, un capolavoro che incarna la loro visione comune: una satira mordace della società berlinese, filtrata attraverso la lente deformante del cabaret.
Non mancheranno le interpretazioni di brani iconici come “Mackie Messer” (La Canzone del Pistolero), che dipinge un ritratto cinico di un criminale amato e temuto, “Jenny dei Pirati”, un lamento disperato che rivela la precarietà dell’esistenza femminile, e la struggente “Tango Ballade”, un duetto che esplora l’illusione dell’amore in un mondo lacerato.

L’esecuzione musicale, arricchita dagli arrangiamenti originali di Gianluigi Giannatempo, non si limiterà a riproporre i brani in veste tradizionale.

L’apporto della Metropolitan Jazz Orchestra, con la sua profonda sensibilità ritmica e armonica, offrirà una prospettiva nuova e inaspettata, evidenziando la ricchezza e la complessità dell’universo sonoro di Weill.
Il percorso musicale si estende oltre i confini della Germania, abbracciando la seconda, cruciale fase della vita di Weill, segnata dall’esilio negli Stati Uniti.
Costretto a fuggire dal regime nazista, Weill trovò a New York un fertile terreno per la sperimentazione e la contaminazione.

Compose opere per il teatro e per il cinema, contribuendo a definire il suono di un’epoca e creando canzoni che sono diventate standard immortali del jazz americano, come “Speak Low”, “Lost in the Stars” e “September Song”.
Queste composizioni, intessute di malinconia e di speranza, testimoniano la resilienza dell’animo umano e la capacità di trovare bellezza anche nel dolore.
La scelta di interpretare le canzoni in italiano, grazie alle magistrali traduzioni di Giorgio Strehler e di altri illustri scrittori e drammaturghi, permette al pubblico di entrare in contatto diretto con le storie e i personaggi, cogliendone la profonda umanità e la tragica attualità.

Servillo e Alegiani, interpreti di grande carisma e talento, hanno elaborato con cura un recital a due voci che celebra l’eredità di due giganti del teatro musicale, offrendo una riflessione intensa e commovente sulla condizione umana, tra passato e presente.

La produzione, realizzata in collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena, promette di essere un evento indimenticabile, un’esperienza artistica capace di emozionare e di stimolare la riflessione.

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