Arboretum Crea: Salvaguardare l’Ontano Nero, Sentinella Ambientale

Nell’ambito di un impegno crescente per il recupero e la resilienza degli ecosistemi urbani e periurbani, il Centro Ricerca Foreste e Legno del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha inaugurato un innovativo arboreto dedicato all’ontano nero (Alnus glutinosa).
Questa iniziativa, realizzata in concomitanza con la Giornata Nazionale degli Alberi, rappresenta un progetto scientifico e ambientale di rilevanza strategica, focalizzato su una specie arborea particolarmente vulnerabile alle pressioni antropiche e alle sfide poste dal cambiamento climatico.
L’ontano nero, elemento caratteristico delle zone ripariali, delle umide pianure alluvionali e delle foreste gallericole, è una specie chiave per la salute degli ecosistemi fluviali.

La sua sensibilità alle variazioni idriche, l’impatto di specie aliene invasive e la progressiva alterazione dei regimi idrici lo rendono un indicatore sensibile dello stato di salute ambientale.
L’arboreto, finanziato da Roma Capitale nell’ambito del programma “Vivi4Roma”, ambisce a superare il mero gesto simbolico, trasformandosi in un laboratorio a cielo aperto per lo studio e la conservazione di questa specie cruciale.
Il progetto si configura come un ciclo virtuoso che integra ricerca scientifica e azione concreta.
Il primo passo consiste nella raccolta di semi da popolazioni autoctone di ontano nero presenti nel Lazio, garantendo così l’utilizzo di materiale vegetale geneticamente adattato alle condizioni ambientali locali.
Questi semi vengono poi germinati e coltivati nel vivaio del Crea, dove le giovani piante vengono monitorate attentamente.

Successivamente, la fase di studio approfondito analizza le caratteristiche di crescita e di adattamento delle diverse provenienze, consentendo di identificare le varianti più resistenti e performanti.
Infine, le piantine prodotte vengono reimmesse nel territorio attraverso nuove piantumazioni, contribuendo al recupero di aree degradate e al ripristino della funzionalità ecologica degli ecosistemi fluviali.
L’iniziativa non si limita alla semplice piantumazione di alberi, ma mira a costruire una riserva genetica di ontano nero autoctono, fondamentale per la conservazione della biodiversità forestale locale e per la produzione di materiale vegetale di alta qualità per futuri progetti di ripristino ambientale.
Questa riserva genetica agisce come una “cassetta di sicurezza” biologica, assicurando la disponibilità di piante resilienti e adattate alle specifiche condizioni ambientali del territorio.

Come sottolinea Andrea Rocchi, Presidente del Crea, questa iniziativa simboleggia l’impegno dell’ente a valorizzare gli habitat naturali e a promuovere interventi di ripristino efficaci, non solo a Roma e nel Lazio, ma con un’ottica più ampia, contribuendo all’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea di piantare 3 miliardi di alberi entro il 2030, un traguardo che richiede un approccio scientificamente valido e mirato alla conservazione della biodiversità.
L’arboreto del Crea rappresenta dunque un tassello importante in questa complessa sfida, offrendo una prospettiva di speranza e un modello di gestione sostenibile per la tutela del patrimonio naturale.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap