lunedì 28 Luglio 2025
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Potenziamento Acquedotto Peschiera: Acea investe 1,4 miliardi

Il progetto di potenziamento dell’acquedotto del Peschiera, arteria idrica strategica per il sistema idrico romano e per ampie aree del Lazio settentrionale, si configura come un investimento cruciale inserito nel piano industriale 2024-2028 di Acea.

La pubblicazione del bando di gara sulla Gazzetta Ufficiale, con un valore complessivo di 1.
449 miliardi di euro, segna l’avvio formale di un’opera di ingegneria complessa e tecnologicamente avanzata.

Il cuore del progetto consiste nella realizzazione di una nuova galleria, lunga circa 27 chilometri, che collegherà le sorgenti del Monte Nuria, nel cuore del territorio reatino, al nodo di Salisano.
Questa nuova infrastruttura, progettata per convogliare una portata d’acqua di 10 metri cubi al secondo, opererà in parallelo all’acquedotto esistente, garantendo una maggiore resilienza del sistema e una significativa amplificazione della capacità distributiva.

L’importanza del Peschiera trascende i confini della sola Roma, estendendosi a un’area geografica vasta che comprende il territorio reatino, la Bassa Sabina e la fascia costiera laziale che si estende da Fiumicino fino a Civitavecchia, assicurando la sicurezza idrica di un bacino di utenza esteso e diversificato.

Acea si propone di elevare gli standard di gestione delle risorse idriche, posizionandosi all’avanguardia nell’adozione di soluzioni innovative.

L’impegno si traduce nell’integrazione massiccia di tecnologie avanzate, quali l’Intelligenza Artificiale (IA) per l’analisi predittiva dei consumi e l’ottimizzazione dei flussi, e la robotica per l’ispezione e la manutenzione delle infrastrutture.
La manutenzione predittiva, resa possibile dall’IA, consentirà di anticipare guasti e anomalie, minimizzando i tempi di inattività e massimizzando l’efficienza operativa dell’acquedotto.
Enrico Pezzolli, amministratore delegato di Acea Acqua, stima una durata complessiva dei lavori di circa sei anni e undici mesi, con inizio stimato a partire dalla metà del 2027 e conclusione prevista per il 2034.

Questo arco temporale riflette la complessità dell’intervento, che richiederà avanzati accorgimenti geotecnici, idrogeologici e costruttivi per garantire la stabilità e la durabilità dell’opera, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante.

Il progetto non è solo un ampliamento della capacità idrica, ma una vera e propria rivoluzione nella gestione del ciclo idrico, che pone le basi per un futuro sostenibile e sicuro per la Capitale e il Lazio.

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