Roma: Casa, tra sfida abitativa e partenariato pubblico-privato.

Il futuro del mercato immobiliare romano e la sfida di soddisfare un fabbisogno abitativo in continua evoluzione sono stati al centro di un confronto strategico tra la Commissione Regionale ABI Lazio, guidata da Roberto Fiorini, e la Vicepresidente ANCE Roma-Acer all’Edilizia Privata, Benedetta Bonifati.
L’incontro ha messo in luce una convergenza di intenti: la necessità di una visione d’insieme chiara, regole operative precise e tempi certi, ma soprattutto di un partenariato solido e proattivo tra settore pubblico e privato.
La complessità delle dinamiche abitative contemporanee, caratterizzate da una crescente eterogeneità delle esigenze e dalla fragilità del potere d’acquisto delle famiglie, rende impraticabile la sola soluzione privata.
Il capitale privato, pur fondamentale, non può, da solo, sostenere il peso di interventi strutturali che richiedono una visione integrata e una capacità di assunzione di rischi che spesso superano la sostenibilità economica del singolo operatore.

Per Benedetta Bonifati, la chiave di volta risiede in una revisione profonda dell’urbanistica, con un’accelerazione nell’aggiornamento dei piani attuativi, spesso bloccati da decenni.
Questa operazione, tuttavia, non deve limitarsi a una mera revisione formale, ma deve essere accompagnata da una semplificazione radicale dei processi burocratici, spesso un collo di bottiglia che frena l’avvio di nuove iniziative.

Un ulteriore stimolo potrebbe derivare dall’introduzione di incentivi fiscali mirati e da un più facile accesso al credito, con politiche abitative che favoriscano l’erogazione di mutui a tassi agevolati per le famiglie.
La rigenerazione urbana emerge come una priorità strategica per la Capitale.

Non si tratta semplicemente di recuperare aree dismesse o degradate, ma di trasformarle in quartieri vivaci e attrattivi, capaci di offrire servizi di qualità e opportunità di lavoro.
Questo approccio, sostenibile a lungo termine, permetterebbe di contrastare lo spopolamento dei quartieri periferici e di migliorare la qualità della vita dei residenti.
La scadenza del 2026, con l’esaurimento dei finanziamenti pubblici derivanti da eventi e iniziative straordinarie, impone un’azione immediata e mirata.
Roberto Fiorini ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo che coinvolga tutti gli attori del settore.
Il rafforzamento del partenariato pubblico-privato richiede la disponibilità di tutti a partecipare attivamente a tavoli di lavoro dedicati alla valutazione di strumenti finanziari e garanzie condivise, che possano rispondere efficacemente alle diverse esigenze abitative.
L’analisi approfondita delle opzioni di finanziamento, con un’attenzione particolare alla sostenibilità dei progetti, è essenziale per garantire la stabilità del settore.

I dati più recenti forniti dal Comune di Roma indicano un fabbisogno complessivo di 71.290 nuove unità abitative entro il 2032.
Questa cifra colloca Roma tra le principali città italiane dove l’accesso alla casa, sia in affitto che in proprietà, rappresenta una sfida sempre più complessa.

L’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, unita all’aumento dei costi di costruzione, esacerba ulteriormente la situazione, richiedendo un intervento urgente e coordinato.
La sfida non è solo costruire nuove case, ma farlo in modo equo, sostenibile e in linea con le esigenze di una popolazione in continua evoluzione, garantendo un accesso alla casa come diritto fondamentale.

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