Il 2 giugno si rinnova l’appuntamento con la Festa della Repubblica Italiana, un’occasione non meramente celebrativa, ma un profondo momento di riflessione sul significato stesso della nostra identità costituzionale. Questa data, incisa nella memoria collettiva, commemora la transizione da una monarchia a un sistema repubblicano, frutto di un referendum popolare che ha sancito la volontà di un popolo desideroso di autodeterminazione e di una partecipazione attiva alla vita politica.Celebrare la Repubblica non significa solo ricordare eventi storici, ma soprattutto riaffermare l’adesione ai valori fondanti che ne costituiscono l’ossatura: la libertà di pensiero e di espressione, la sovranità popolare esercitata attraverso il voto, l’eguaglianza di fronte alla legge, l’inviolabilità dei diritti umani e la solidarietà sociale. Sono principi che richiedono un impegno costante e vigile, in un’epoca segnata da sfide globali e da nuove forme di disinformazione che rischiano di erodere il tessuto democratico.La Regione Lazio, crocevia di storia e cultura, si erge a testimone privilegiato di questo percorso. Il Lazio, terra di ponti e di confini, ha visto alternarsi imperi e dominazioni, ha ospitato le vestigia di un’antica civiltà e ha contribuito in modo significativo alla formazione dell’identità italiana. Dalle rovine di Roma ai borghi medievali, il patrimonio storico-artistico del Lazio è un patrimonio di tutti gli italiani e un ponte verso il futuro. La resilienza e l’ingegno del popolo laziale, capace di reinventarsi e di adattarsi alle mutate condizioni socio-economiche, rappresentano un esempio di come la forza delle radici possa coesistere con l’ambizione di progresso. Questa capacità di coniugare tradizione e innovazione è essenziale per affrontare le sfide del XXI secolo: la transizione ecologica, la digitalizzazione, la gestione dei flussi migratori, la lotta alla povertà e alla disuguaglianza.La Festa della Repubblica, quindi, non è un mero rituale formale, ma un monito a custodire il senso civico, a promuovere la partecipazione attiva alla vita pubblica, a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità nazionale e a lavorare insieme per costruire un futuro di prosperità, giustizia e pace. È un invito a ricordare i sacrifici di chi ci ha preceduto, i partigiani, i combattenti per la libertà, i costruttori della democrazia, e a onorarli con un impegno costante a difendere i valori della Repubblica. Un impegno che trascende la celebrazione del 2 giugno e si traduce in azioni concrete ogni giorno, a livello individuale e collettivo.
Festa della Repubblica: Riflessioni su identità, valori e futuro.
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