venerdì, 18 Luglio 2025
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Fontana di Trevi: un’ora di buio per Gaza, appello alla pace.

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Roma, 17 Luglio – Un gesto di profonda simbologia illuminerà e oscurerà contemporaneamente il cuore della Capitale.

Domani, tra le 22:00 e le 23:00, la Fontana di Trevi, icona indiscussa di Roma, sarà immersa nel buio, interrompendo il suo consueto spettacolo di luci e suoni per un’ora.
Questa silenziosa interruzione è un appello diretto, un grido di speranza: “Gaza, spegniamo la guerra”.

L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, nasce da una mozione unanime, frutto della convergenza politica tra la maggioranza cittadina e il Movimento 5 Stelle, formalizzata a giugno dall’Assemblea Capitolina.
Il gesto trascende la mera protesta; si configura come una dichiarazione di impegno civile, un atto di solidarietà verso la popolazione gazzana e un monito rivolto alla comunità internazionale.

Durante l’oscuramento, un messaggio potente risuonerà sulle acque immobili: “Gaza, spegniamo la guerra”, proiettato in italiano e in inglese.
Questo simbolo non è una negazione del dolore e dell’orrore del recente attacco terroristico del 7 ottobre 2023, che ha suscitato un’indignazione condivisa e una condanna fermamente espressa.

Piuttosto, evidenzia la necessità di un’azione più ampia e bilanciata, sottolineando una preoccupazione diffusa per le conseguenze devastanti che il conflitto sta avendo sulla popolazione civile gazzana.

L’atto mira a sollecitare il Governo italiano e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad assumere un ruolo più attivo e determinato nella promozione di una soluzione pacifica.
Si richiede con urgenza un cessate il fuoco immediato, non solo come misura temporanea, ma come preludio a un dialogo costruttivo.

Si auspica la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani, prigionieri nelle mani di Hamas, e si ribadisce la necessità di riconoscere lo Stato Palestinese, un passo fondamentale per riaccendere la speranza in una soluzione a due Stati, basata sulla giustizia e sulla sicurezza condivisa.
La città di Roma, con questo gesto, non si limita a esprimere un’opinione; si impegna a difendere i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, chiedendo la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la garanzia della protezione della popolazione civile e la fornitura ininterrotta di aiuti umanitari.
L’appello include una richiesta coraggiosa: la sospensione immediata della vendita di armi allo Stato di Israele, un atto che riflette la volontà di applicare sanzioni per i crimini commessi e di contribuire a creare un ambiente più propizio alla pace.

Come afferma Valeria Baglio, capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, “La nostra città vuole essere la voce di chi chiede la fine del conflitto a Gaza, il rispetto del diritto internazionale, la tutela della vita umana”.

Questo gesto simbolico, illuminato dall’assenza di luce, è un invito a riflettere, a agire e a costruire un futuro di speranza per tutti.

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