Il tempo delle ingenue certezze sulla perdurabilità della pace è ormai alle spalle. L’attuale scenario geopolitico impone una lucida presa d’atto: la sicurezza nazionale non è un diritto acquisito, ma un bene prezioso da proteggere con vigilanza, contrastando le sfide esterne e le derive di potenze globali che, con un cinismo preoccupante, sminuiscono l’importanza dei principi cardine che definiscono la nostra identità: la pace, la sicurezza, la libertà, la democrazia e lo stato di diritto.La costruzione di una Difesa nazionale robusta, moderna e pienamente interoperabile non può più essere relegata a un’opzione secondaria. Essa costituisce un imperativo strategico, un baluardo imprescindibile per tutelare gli interessi nazionali e contribuire alla stabilità del continente europeo. Questa difesa, tuttavia, non deve essere concepita come un’entità isolata, bensì come un elemento integrante e rafforzativo del sistema di sicurezza transatlantico, in particolare dell’Alleanza Atlantica.L’idea di un “pilastro europeo della Difesa” assume in questo contesto una rilevanza strategica cruciale. Non si tratta di ambire a una duplicazione delle capacità Nato, ma di sviluppare una capacità di risposta europea più autonoma e flessibile, in grado di gestire crisi regionali, supportare le operazioni Nato e, in ultima analisi, ridurre la dipendenza da risorse esterne. Questo pilastro europeo deve poggiare su fondamenta solide: maggiore investimento nella ricerca e sviluppo di tecnologie avanzate, condivisione di informazioni e risorse, standardizzazione dei sistemi d’arma e, soprattutto, una profonda revisione dei processi decisionali, orientati alla rapidità e all’efficacia.L’evoluzione del panorama di minacce, con l’emergere di attori non statali, la proliferazione di armi sofisticate e l’uso sempre più pervasivo della guerra cibernetica, richiede un approccio olistico e multidimensionale. La sicurezza nazionale non si limita alla difesa militare, ma abbraccia anche la protezione delle infrastrutture critiche, la resilienza economica, la lotta alla disinformazione e la promozione di una cultura della sicurezza diffusa.Inoltre, la costruzione di una Difesa europea efficace implica un impegno concreto da parte di tutti i paesi membri dell’Unione Europea, superando le tradizionali divisioni e i nazionalismi sterili. È necessario un cambio di mentalità, che riconosca la difesa come un investimento fondamentale per il futuro, non come un costo da ridurre. La sfida è complessa, ma l’importanza di una Europa forte, sicura e indipendente, capace di proteggere i propri valori e i propri interessi, non può essere sottovalutata. Il messaggio del Ministro Crosetto, in questo senso, rappresenta un appello alla responsabilità e all’azione, un invito a risvegliare la coscienza europea e a costruire un futuro di pace e prosperità fondato su basi solide e condivise.
Geopolitica e Difesa: l’Europa deve cambiare rotta.
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