mercoledì 23 Luglio 2025
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Lazio, stop lavoro nelle ore più calde: ordinanza anti-calore

Con l’avvicinarsi delle ondate di calore estive e in considerazione dell’aggravarsi degli impatti del cambiamento climatico sulla salute dei lavoratori, la Regione Lazio ha emanato un’ordinanza volta a mitigare i rischi connessi all’esposizione prolungata al sole durante le ore più torride.
Il provvedimento, firmato dal Presidente Francesco Rocca, sospende temporaneamente le attività lavorative in settori specifici – agricoltura e florovivaistica, edilizia, cave e attività correlate – dalle ore 12:30 alle 16:00, a partire dalla sua entrata in vigore e fino al 31 agosto 2025.
La misura è attivata solo nei giorni in cui la mappa del rischio termico, consultabile sul sito www.

worklimate.

it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/, indica un livello di rischio “Alto” per i lavoratori esposti direttamente all’irraggiamento solare.

Questa selezione mirata mira a concentrare l’intervento sulle aree e i periodi di maggiore vulnerabilità, evitando generalizzazioni che potrebbero compromettere la produttività senza un beneficio tangibile per la salute.

L’ordinanza riconosce l’importanza del servizio pubblico e delle attività essenziali.

Pertanto, esclude dall’applicazione le pubbliche amministrazioni, i concessionari di servizi pubblici e i loro appaltatori, purché questi ultimi operino nell’esecuzione di interventi di pubblica utilità, protezione civile o salvaguardia dell’incolumità pubblica.
Tuttavia, anche in questi contesti, è imposto l’obbligo rigoroso di implementare misure organizzative adeguate e proattive per ridurre al minimo l’esposizione termica dei lavoratori, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e protetto.
Questa decisione non si limita a una reazione contingente all’emergenza estiva, ma si configura come un atto programmatico volto a rispondere a una sfida strutturale.
Il cambiamento climatico non è un fenomeno transitorio, ma una realtà in evoluzione che impone un ripensamento dei modelli di lavoro e delle strategie di protezione della salute.

Le ondate di calore sono destinate a intensificarsi e a divenire più frequenti, rendendo cruciale l’adozione di misure preventive e di adattamento.

Il Presidente Rocca sottolinea che la tutela della salute dei lavoratori, in particolare quelli impiegati in settori a rischio, rappresenta un imperativo morale e un dovere istituzionale.

Il provvedimento mira a prevenire episodi di colpo di calore, disidratazione e altre patologie legate all’ipertermia, che possono avere conseguenze gravi e irreversibili.
Non si tratta semplicemente di evitare disagi temporanei, ma di salvaguardare la dignità e il benessere delle persone che contribuiscono al tessuto economico e sociale della regione.
La Regione Lazio si impegna a un monitoraggio costante dell’evoluzione delle temperature e a una revisione periodica delle misure adottate.
La flessibilità e la capacità di adattamento sono elementi chiave per affrontare una sfida complessa e in continua evoluzione.
L’ordinanza costituisce un punto di partenza, un segnale forte verso una cultura del lavoro più sicura e sostenibile, in grado di coniugare produttività ed equilibrio tra salute e ambiente.
Si apre così una riflessione più ampia sul ruolo della pubblica amministrazione nella protezione dei lavoratori di fronte alle nuove sfide poste dal cambiamento climatico.

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