Un’eco di tango, un grido di speranza: “Milonga per Gaza” si configura come un atto di resilienza e memoria collettiva, promosso dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, per la sera del 23 luglio, sotto i portici di piazza della Repubblica a Roma.
L’evento, aperto a tutti, si propone di trascendere la mera protesta, trasformandosi in un momento di profonda riflessione e azione concreta.
Lungi dall’essere un semplice intrattenimento, la milonga intende evocare la tragica condizione dei civili palestinesi intrappolati nel conflitto di Gaza.
Ogni passo di tango, ogni melodia malinconica, risuona come un lamento per i bambini strappati alle loro famiglie, per le donne vulnerabili, per i giovani privi di futuro, per gli anziani abbandonati alla sofferenza, e per tutti coloro che, a distanza di quasi due anni, continuano a subire le conseguenze devastanti di un conflitto in cui il diritto alla vita e all’umanità è costantemente negato.
L’Anpi, con la sua storia di impegno civile e di difesa dei valori repubblicani, intende mantenere viva l’indignazione, lo sdegno e la ferma condanna di fronte a una spirale di violenza che non può essere taciuta.
L’iniziativa non si limita a un gesto simbolico, ma si traduce in un supporto tangibile alla popolazione di Gaza, attraverso la collaborazione con Emergency, organizzazione umanitaria impegnata sul campo.
Un punto informativo sarà allestito per consentire a chiunque desideri contribuire con una donazione alla clinica di Emergency a Gaza, un presidio essenziale per la cura e l’assistenza medica in un contesto di grave emergenza.
Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, sarà presente per sottolineare l’importanza di un approccio umanitario che vada oltre le logiche geopolitiche e che metta al centro la dignità umana e il diritto alla sopravvivenza.
“Milonga per Gaza” si configura quindi come un appuntamento imperdibile per chiunque senta l’urgenza di testimoniare, di agire e di contribuire a costruire un futuro di pace e giustizia per il popolo palestinese, un futuro in cui il ritmo del tango possa finalmente risuonare come un canto di speranza e non più come un lamento funebre.
L’evento mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, sollecitando un impegno più ampio per la cessazione delle ostilità e per la garanzia dei diritti fondamentali.