mercoledì 30 Luglio 2025
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Riforma Costituzionale: Nuova Autonomia per Roma Capitale

La riforma costituzionale in discussione, attualmente in fase di definizione e imminente presentazione al Consiglio dei Ministri, promette una ridefinizione significativa dello status giuridico di Roma Capitale, segnando un punto di svolta nell’organizzazione territoriale della Repubblica Italiana.
Lungi dall’ipotesi, inizialmente ventilata, di elevare la città a ventunesima Regione a pieno titolo, il disegno di legge costituzionale sembra orientarsi verso una collocazione innovativa all’interno dell’articolo 114 della Costituzione, il quale disciplina l’assetto istituzionale della Repubblica, accanto a Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni.

Questa scelta, frutto di complesse valutazioni politiche e giuridiche, mira a conferire a Roma Capitale un’autonomia legislativa mirata, evitando le implicazioni procedurali e di bilancio che l’istituzione di una Regione a sé stante avrebbe comportato.
L’inserimento nell’articolo 114, infatti, consente di definire ambiti di competenza specifici, riconoscendo alla città una capacità decisionale diretta in materie cruciali per la sua gestione e sviluppo.
Le aree di intervento su cui Roma Capitale dovrebbe esercitare la potestà legislativa sono state individuate in settori strategici per la vita della metropoli e per il suo ruolo di capitale nazionale e attrattiva turistica internazionale.

Si tratta, in particolare, di urbanistica, che contempla la pianificazione del territorio, la disciplina delle costruzioni e la tutela del patrimonio architettonico; trasporti locali, con la gestione di reti di trasporto pubblico, mobilità sostenibile e infrastrutture stradali; commercio, regolamentazione delle attività commerciali e tutela del mercato locale; turismo, promozione del turismo e gestione delle strutture ricettive; e, infine, beni culturali e ambientali, con la salvaguardia del patrimonio storico-artistico e la tutela dell’ambiente urbano.

Questa attribuzione di poteri legislativi non rappresenta un’assoluta autonomia, ma un esercizio di competenza circoscritto e integrato con le funzioni dello Stato e delle Regioni.
La riforma mira a superare le criticità derivanti dalla frammentazione delle competenze e dalla sovrapposizione di normative, che hanno spesso ostacolato l’efficienza amministrativa e lo sviluppo della città.
La revisione costituzionale si pone l’obiettivo di rafforzare la capacità di Roma di affrontare le sfide del futuro, promuovendo la crescita economica, migliorando la qualità della vita dei cittadini e preservando l’identità culturale e storica della capitale.

Il testo del ddl costituzionale, frutto del lavoro congiunto di due ministeri, è attualmente oggetto di ulteriori rifiniture, con l’obiettivo di definire con precisione i limiti e le modalità di esercizio della nuova potestà legislativa, garantendo al contempo il rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale.

La discussione è aperta e il risultato finale potrebbe subire ulteriori modifiche prima della sua approvazione definitiva.

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