L’aura di cauta speranza, quasi un’incrollabile superstizione positiva, pervade il percorso di Daniele De Rossi.
Non ama proiezioni troppo audaci, preferisce osservare il presente, coltivare il qui e ora.
Il suo obiettivo, dichiarato con una lucidità disarmante, è incarnare l’ideale di presidente che lui stesso avrebbe desiderato avere.
Un ruolo che trascende la mera gestione, assumendo i contorni di un’eredità personale.
L’intervista rilasciata a *France Football*, intervallata dalle fatiche degli allenamenti dell’Ostiamare, offre uno spaccato intimo di un uomo alla ricerca di equilibrio e significato.
Il racconto d’infanzia, legato all’attico fronte spiaggia, diventa metafora di un desiderio di rifugio, di distanza dalla pressione costante.
L’acquisto di quell’immobile, dopo il divorzio, ha rappresentato per De Rossi un vero e proprio momento di rigenerazione, un’oasi di respiro in un contesto spesso soffocante.
La pressione subita durante la sua lunga militanza alla Roma, unita al peso delle aspettative, contrastano nettamente con l’atmosfera accogliente e familiare che ora lo circonda.
Il ritorno al mare, quel tratto di strada che precede l’arrivo, innesca una trasformazione interiore, un distacco dalle responsabilità di un passato gravido di successi e delusioni.
È un rituale che lo connette alle sue radici, ai suoi affetti, al senso di appartenenza.
Quando interrogato sul suo più grande sogno, De Rossi risponde con una semplicità eloquente: la trasmissione dell’eredità.
L’aspirazione non è la conquista di traguardi effimeri, ma la creazione di un futuro solido per l’Ostiamare, affidandolo alle mani del figlio e vedendo la tribuna gremita di appassionati che condividono la stessa emozione.
La visione è quella di un club radicato nel territorio, un punto di riferimento per i giovani, un luogo dove coltivare il talento e infondere valori.
Il vivaio, pilastro fondamentale del progetto, viene costantemente potenziato, con l’obiettivo di offrire ai ragazzi le migliori opportunità di crescita.
L’Ostiamare ha già dimostrato il proprio potenziale, conquistando lo scudetto Under 19 nella Serie D, un segnale tangibile di un percorso in salita, ma costantemente orientato verso l’eccellenza.
La conquista è un preludio a prospettive più ambiziose, un trampolino di lancio verso il vertice del panorama calcistico nazionale.
La consapevolezza del percorso da compiere è matura, la determinazione incrollabile.