Lazio contro il sistema: richiesta di un cambio regolamento.

La questione sollevata dall’episodio di Udine, con la rete di Davis convalidata nonostante una chiara infrazione regolamentare da parte di un attaccante locale, rappresenta l’apice di un disagio profondo che serpeggia nel tessuto del calcio italiano.

La reazione della Società Sportiva Lazio, lungi dall’essere una semplice protesta, si configura come un’istanza formale, un appello urgente ai vertici del sistema calcistico nazionale.

La comunicazione, formalizzata tramite Pec alla Lega Serie A, non si limita a esprimere un’opinione, ma richiede un’azione concreta, un intervento attivo da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) e degli organi tecnici di riferimento.

L’obiettivo è evitare che simili circostanze, percepite come sistematicamente sfavorevoli, continuino a compromettere l’equità della competizione e a minare la credibilità del campionato.

La Lazio non si limita a denunciare un singolo episodio, bensì contesta una presunta deriva nella gestione arbitrale, caratterizzata da valutazioni arbitrali ritenute incoerenti e da applicazioni del sistema VAR che generano confusione e disparità di trattamento.

La richiesta di un tavolo istituzionale, pertanto, non è un atto di sfida, ma un tentativo di aprire un dibattito costruttivo sui criteri di applicazione del regolamento e sulle criticità emergenti.
Tra le proposte avanzate, spicca la necessità di una chiarificazione dei parametri decisionali adottati dagli arbitri, affinché possano essere univoci e applicati in maniera uniforme.

L’introduzione di linee guida vincolanti, la definizione precisa delle soglie di intervento del VAR, prive di ambiguità interpretative, e l’adozione di misure di trasparenza, con comunicazioni istituzionali chiare e tempestive sugli episodi controversi, appaiono elementi imprescindibili per ristabilire un clima di fiducia e parità.

La società biancoceleste, guidata dal presidente Lotito, intende, in definitiva, sollecitare un profondo processo di revisione e miglioramento del sistema arbitrale, al fine di garantire un campionato più equo, trasparente e, soprattutto, credibile agli occhi di tifosi, addetti ai lavori e opinione pubblica.

La questione non è meramente sportiva, ma coinvolge valori fondamentali di correttezza, giustizia e rispetto delle regole che sono alla base di qualsiasi competizione leale.

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