L’anticipazione del derby capitolino, un appuntamento cruciale nel calendario calcistico romano, grava sulle spalle dello staff tecnico della Roma, alle prese con un’emergenza infermieristica che incide significativamente sulla preparazione atletica e sulle scelte tattiche.
L’ultima seduta di allenamento, in vista dell’impegno domenicale all’Olimpico, si è svolta con diverse assenze di peso, ampliando il già consistente numero di indisponibili.
Oltre ai noti problemi di Bailey e Dybala, la contingenze fisiche hanno colpito anche il difensore argentino Marcos Hermoso e l’ala brasiliana Wesley.
Quest’ultimo è stato costretto a osservare la seduta a causa di un’infezione virale intestinale, che ne compromette la possibilità di recupero in tempi brevi, sebbene le previsioni, al momento, lo vedano rientrare in gruppo domani, subordinatamente all’evoluzione delle sue condizioni.
Più complessa, invece, la situazione di Hermoso.
Il centrale, reduce da un affaticamento muscolare localizzato al soleo della gamba, ha subito accertamenti diagnostici approfonditi.
Fortunatamente, i test hanno escluso lesioni più serie, come strappi o contusioni, tuttavia, l’affaticamento stesso solleva dubbi sulla sua idoneità alla contesa.
La natura dell’affaticamento muscolare, spesso legata a microtraumi o squilibri posturali, rende la valutazione del recupero più sfumata, richiedendo una gestione prudente per evitare il rischio di un peggioramento della situazione e prolungare i tempi di recupero.
L’assenza di Hermoso, se confermata, imporrebbe una riorganizzazione del pacchetto difensivo, con possibili implicazioni sulla strategia di gioco e sulla capacità di contrasto a un’attacco avversario determinato a sfruttare ogni vulnerabilità.
Il derby, tradizionalmente una partita ad alta intensità e con un forte carico emotivo, esige la massima prontezza fisica e mentale, rendendo l’emergenza infermieristica un elemento di potenziale svantaggio.
La squadra dovrà dimostrare resilienza e capacità di adattamento, confidando nelle risorse a disposizione e nella coesione del gruppo per affrontare un impegno che va ben oltre il semplice risultato sportivo, rappresentando un simbolo di identità e appartenenza per la città di Roma.