Una Serie A in fermento: sorprese, crisi e destini al bivioIl quarto turno di campionato si conclude con un quadro di grande incertezza e dinamiche inaspettate, delineando una Serie A vibrante e ricca di spunti di riflessione.
La vetta resta appannaggio provvisorio della Juventus, ma la sua leadership è minata da un pareggio inaspettato.
Dietro, Napoli e giallorossi si affiancano, mentre il Milan di Pulisic si dimostra letale in trasferta, mettendo in mostra un’aggressività che mancava.
Il derby capitolino, infuocato e giocato sotto l’occhio vigile per motivi di sicurezza, è stato teatro di una svolta inaspettata.
Gasperini, nel suo debutto sulla panchina della Roma, ha dimostrato lungimiranza tattica pescando dal panino Pellegrini, autore del gol che ha consegnato la vittoria ai giallorossi.
La Lazio di Sarri, in difficoltà e falcidata da un mercato povero, subisce il terzo stop in quattro partite, manifestando evidenti limiti di organico.
La squadra laziale mostra lampi di iniziativa, ma la fragilità difensiva si rivela fatale.
A Firenze, la Fiorentina crolla sotto la pressione di un Como agguerrito e organizzato.
Il vantaggio viola, nato da una punizione magistrale, si dissolve nel nulla, lasciando spazio alla riscossa lombarda.
Nico Paz detta i tempi con giocate di classe, mentre la difesa viola appare vulnerabile, culminando nella rete del ko siglata nel recupero da Addai.
La prestazione dei viola solleva interrogativi sulla tenuta mentale e sulla capacità di reagire alle avversità.
Il Torino, apparso solido a Roma, si disintegra tra le mura amiche contro un Atalanta rinato.
Juric è costretto a fronteggiare l’infortunio di Zalewski e Hien, ma la squadra orobica si impone con una veemenza inaspettata, grazie alle reti di Sulemana e Krstovic.
Baroni cerca di invertire la tendenza inserendo Zapata, ma il suo errore su un calcio di rigore e il rientro in campo dopo sei mesi del poco amato Lookman, non bastano a sanare le ferite.
La Cremonese, guidata dall’esperienza di Nicola, ottiene un pareggio interno contro un Parma combattivo, consolidando la propria posizione in classifica.
Nonostante il palo colpito da Pellegrino, la squadra emiliana mostra carattere e determinazione, avvicinandosi alla tanto agognata zona salvezza.
Il comportamento di alcune frange di tifosi, protagonisti di scontri nel prepartita, macchia ulteriormente un quadro già complesso, sottolineando la necessità di un maggiore senso di responsabilità e fair play all’interno degli stadi.
Il campionato si presenta come un mosaico di equilibri precari, con squadre in ascesa, come il Como che dimostra ambizioni di protagonismo, e altre in crisi d’identità, che dovranno lottare per risalire la china e evitare il baratro della retrocessione.
La Serie A, ancora una volta, si conferma un campionato imprevedibile e appassionante, capace di regalare emozioni e sorprese ad ogni turno.