La Regione Lazio, guidata dal presidente Francesco Rocca, ha varato un ambizioso progetto di riforma normativa volta a sostituire la precedente legge sulla famiglia, approvata oltre due decenni fa. La nuova proposta, frutto della sinergia tra l’assessora alle Pari opportunità Simona Baldassarre e il presidente Rocca, si pone come obiettivo prioritario quello di incentivare la natalità, sostenere le famiglie in condizioni di vulnerabilità e promuovere la coesione sociale. Ciò avviene attraverso un impegno finanziario significativo, pari a 12 milioni di euro spalmati su tre anni, destinati a finanziare progetti innovativi e a rilanciare i Centri per la famiglia, nonché ad istituire la Carta Famiglia del Lazio.Questo approccio si pone in continuità con l’attenzione rivolta alle politiche giovanili e alla protezione dei diritti delle donne. La Regione Lazio intendeva rinnovare il quadro normativo, rendendo così più efficace la risposta al fenomeno della denatalità, particolarmente sentito nella regione.Con questo passaggio si intende riconoscere e tutelare i diritti delle donne e le diverse forme di famiglia, promuovendo una società inclusiva. Il presidente Rocca ha dichiarato che “questa proposta non è solo un testo normativo, ma è una dichiarazione di valori” con la quale la Regione Lazio intende riconoscere il ruolo fondamentale della famiglia all’interno della società e garantire sostegno alle sue componenti più vulnerabili. La proposta non ha mancato di suscitare reazioni contrastanti, tra le quali una forte opposizione da parte dei consiglieri regionali del Pd, Eleonora Mattia e Marta Bonafoni, i quali hanno accusato la nuova legge di essere “una mera crociata ideologica” che ripropone modelli retrogradi della famiglia tradizionale e patriarcale.Secondo il loro punto di vista, tale approccio andrebbe a discapito dei principi di parità salariale e del sistema d’istruzione integrato 0-6 anni già previsti da leggi regionali approvate nella precedente legislatura. Inoltre, i consiglieri Pd hanno lamentato che la nuova proposta va a cancellare modelli alternativi alla famiglia naturale, come madri single, coppie di fatto o famiglie arcobaleno.La questione è divenuta particolarmente delicata in seguito alle polemiche sollevate dal tema della preservazione della fertilità, su cui sono state avanzate proposte legislative a livello regionale.