La grande installazione di Quayola è un viaggio nell’anima del sole, fonte di vita e di energia che anima la manifestazione Videocittà, festival della visione e della cultura digitale che si svolgerà dal 3 al 6 luglio nel complesso Eni del Gazometro Ostiense a Roma. Quest’edizione è un omaggio speciale all’800/o anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco, con il tema del Sole come protagonista indiscusso.L’installazione di Quayola si inserisce in un percorso che vede la presenza di oltre 550 artisti, tra i quali molte personalità internazionali riconosciute a livello mondiale, come vincitori dell’Oscar o della Biennale di Venezia. Videocittà propone una varietà di esperienze uniche e immersive, dalla videoarte alle realtà virtuali, dai musical audio-video show ai talk e alla videomapping.Tra le novità di quest’edizione, che vede il supporto di Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, della Regione Lazio ed Eni come main partner, spiccano l’anteprima nazionale di Ayahuasca – Kosmic Journey, esperienza di realtà virtuale, e le opere dei maestri della videoarte Lu Yang e Lawrence Yek. Non mancheranno anche le presentazioni ufficiali, come quella del documentario generativo “Eno”, sullo storico Brian Eno, che sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire una visione unica a ogni proiezione.La manifestazione è un’occasione per approfondire anche i temi più critici dell’utilizzo delle tecnologie digitali e del loro impatto sulla società. Il tema centrale è quello della sostenibilità ambientale, affrontato in tutte le opere esposte. L’artista romano di fama internazionale Quayola vuole coinvolgere gli spettatori in un viaggio simbolico attraverso la natura e l’universo, usando la tecnologia per creare esperienze che siano alla portata della curiosità di tutti.Tra le altre novità di quest’edizione, non mancherà anche l’incontro con Federica di Pietrantonio, rivelazione del panorama artistico contemporaneo. Non saranno poi assenti i talk tra i quali Luca Ravenna e Caterina Guzzanti, e altri ancora sul tema della sostenibilità ambientale in relazione al rapporto tra arte, tecnologia ed innovazione digitale.La direzione artistica di Francesco Dobrovich vuole offrire a tutti gli spettatori un’esperienza immersiva che li porti a riflettere sulla propria relazione con l’universo e la natura. Videocittà vuole essere lo spazio dove i creatori di arte visuale si incontrano con i curiosi, per mostrare non solo le loro creazioni ma anche come queste possano aiutare a comprendere meglio il mondo intorno a noi.La presenza dell’intelligenza artificiale è stata una delle scelte artistiche più affascinanti degli ultimi anni e Videocittà vuole discuterne le opportunità e i rischi con gli artisti, critici d’arte e curatori. Saranno proprio questi ultimi a guidare la riflessione su come l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare il modo di creare opere d’arte, ma anche sull’impatto che questo potrebbe avere sulla nostra società.La mostra videocittà è quindi non solo un festival dell’arte contemporanea, ma anche una sorta di laboratorio per discutere i temi più critici del presente e per creare il futuro.