L’accordo firmato tra Dario Scannapieco, governatore di Cassa Depositi e Prestiti, e Carlo Monticelli, rappresentante della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, segna un altro importante passo verso la ricostruzione e il rilancio dei territori colpiti dal sisma del 2016 e del 2017 nell’Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La nuova operazione di finanziamento da 350 milioni di euro rappresenta un importante sostegno alle famiglie e imprese dei territori interessati, che hanno già visto aumentare le risorse a disposizione grazie ai precedenti accordi firmati dalla Cdp con la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa.Questo accordo conferma la solida partnership tra Cassa Depositi e Prestiti e l’Istituzione Europea, ribadendo il ruolo della prima come ponte tra istituzioni sovranazionali e progetti di sviluppo nei territori italiani. La ricostruzione dei territori non si limita alla semplice riparazione degli edifici danneggiati ma richiede anche un impegno per favorire una resilienza e inclusività più forte, come sottolineato da Monticelli.Gli oneri di rimborso dei finanziamenti sono a carico dello Stato attraverso il meccanismo del credito di imposta che prevede l’assegnazione di un credito alle banche convenzionate. Questa operazione è parte di una serie di iniziative volte a supportare le famiglie e le imprese dei territori colpiti dal sisma, confermando il forte impegno dell’Italia nel mantenere alto l’attenzione sul tema della ricostruzione e del rilancio.La collaborazione tra Cassa Depositi e Prestiti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa e lo Stato italiano rappresenta un esempio concreto del ruolo delle istituzioni sovranazionali nel sostegno dei progetti di sviluppo nei territori italiani. La ricostruzione dei territori non deve essere solo una questione tecnica ma un processo che coinvolge le comunità locali e mira a creare territori più resilienti, inclusivi e equi.Le risorse messe a disposizione dai finanziamenti della Cdp sono state aumentate a causa delle difficoltà dei territori colpiti dal sisma. Gli oneri di rimborso saranno coperti in parte da un credito d’imposta riconosciuto ai beneficiari, che sarà utilizzato dalle banche convenzionate in compensazione dei propri debiti fiscali.