mercoledì, 21 Maggio 2025
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Francesco Corni: la passione per l’archeologia si trasforma in arte, 60 opere inedite al centro della mostra ‘Immaginare Roma’

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Francesco Corni: la passione per l’archeologia si trasforma in arteIn un mondo dove le tecnologie immersive sono diventate sempre più diffuse nei siti archeologici, il lavoro di Francesco Corni rappresenta un piccolo ma prezioso contributo alla comprensione della storia romana. I suoi disegni, realizzati con una bic e e poi inkiostrati su carta da lucido con una Rapidograph 0.2 (0.1 per l’ombreggiatura), sono la rappresentazione di un lavoro meticoloso e attento allo studio dei monumenti antichi.Grazie alla mostra “Immaginare Roma. Le prospettive impossibili di Francesco Corni”, curata da Elisabetta Corni (figlia dell’autore) e Mirella Serlorenzi, si potranno ammirare 60 tavole inedite del noto archeologo. Queste opere spaziano dall’ultimo restauro della Basilica di San Pietro a una rappresentazione dei Colosseo, con il soffitto visibile da sotto e il punto di partenza per ogni lavoro.Le prospettive di Corni sono spesso ribaltate rispetto alla realtà, mostrando monumenti come il Pantheon dal basso, dove si notano tanto la piantina dei monumenti quanto i dettagli architettonici. E non manca un tocco umoristico nelle sue tavole: ad esempio, in quella del Colosseo una belva insegue un inserviente, il quale lancia via la scopa.Le riproduzioni delle tavole spaziano da resti e ricostruzioni fino a interpretare le stratificazioni della città romana. Ecco perché Corni è considerato uno degli artisti più importanti per comprenderne la storia: “Il suo intento era divulgativo” ha ricordato Mirella Serlorenzi.Proprio la componente umana è al centro del lavoro di Corni, che intendeva rendere accessibile alle persone le informazioni sugli scavi archeologici. Ecco perché sua figlia Elisabetta lo considera “l’erede” degli artisti come Giambattista Piranesi e altri.Il suo progetto è stato raccolto nel libro “Roma, i luoghi del potere” pubblicato dalla casa editrice Ink Line Edizioni. Il 2 maggio, gli archeologi Andrea Carandini e Paolo Carafa presenteranno il libro con le tavole che tracciano un percorso nella Roma antica: dal Campidoglio alla Basilica di San Pietro.

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