La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dei procedimenti legati alla strage di Ustica, dopo una lunga e complessa indagine che ha coinvolto numerose testimoni e richieste di cooperazione a livello internazionale. Il fascicolo è stato aperto nel 2008, su iniziativa dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, e riacutizzato nel 2022, dopo un esposto presentato dall’Associazione per la verità su Ustica.Gli inquirenti hanno ascoltato circa trenta testimoni e inviato rogatorie a vari Paesi, tra cui gli Stati Uniti e la Francia. Tuttavia, le risposte ricevute sono state spesso evasive, incomplete o secretate, il che ha complicato ulteriormente l’indagine.La Procura di Roma sottolinea che lo scopo delle indagini è stato sempre quello della ricerca della verità, e non di costruire una versione dei fatti in grado di soddisfare interessi esterni. Il gip dovrà quindi decidere su cosa accadde effettivamente il 27 giugno 1980, quando l’aereo DC-9 dell’Alitalia si schiantò a Ustica, uccidendo tutti i passeggeri e la maggior parte della crews.Il caso di Ustica è uno dei più gravi tra quelli legati alla storia italiana. L’inchiesta sulla strage ha affrontato anche tematiche relative alla sicurezza aerea e alla responsabilità del personale militare durante gli eventi. La decisione finale della Procura non dovrà essere presa dall’autorità giudiziaria, ma dalle istituzioni preposte allo stesso scopo, come il Tribunale per i minori.L’inchiesta sulla strage di Ustica continua a suscitare scalpore e interrogativi tra le forze politiche italiane. La comunità internazionale ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e alla giustizia italiana nel suo sforzo per scoprire la verità.La vicenda della strage di Ustica mette in evidenza il ruolo strategico che i Paesi occidentali hanno giocato nella guerra fredda. L’azione militare dell’esercito americano era una tappa fondamentale nel quadro di operazioni militari condotte a livello NATO.Giovanbattista Sparla, un ufficiale della Nato, ha sostenuto che il DC-9 sia stato colpito da un missile lanciato da un caccia libico. La sua testimonianza è stata raccolta dalla Procura di Roma e ha contribuito a riaprire le indagini sulla strage.Il tribunale per i minori sta valutando la richiesta di archiviazione dei procedimenti legati alla strage. I PM hanno chiarito che il loro obiettivo è sempre stato quello di scoprire la verità, non costruire una versione dei fatti in grado di soddisfare interessi esterni.La commissione istituita nel 2020 per raccogliere le testimonianze ha ascoltato più di 30 testimoni. Le rogatorie spedite ai Paesi coinvolti nelle indagini hanno ricevuto risposte incomplete, che non hanno permesso alle indagini di fare progressi significativi.Il caso Ustica mette in evidenza come le forze armate e gli apparati di sicurezza siano spesso allontanati dalle verità storiche e dalle responsabilità. La commissione è stata accusata di non aver svolto un ruolo efficace nel chiarire i fatti e nella individuazione delle responsabilità.Le indagini sono state fatte con l’obiettivo della ricerca della verità, che deve essere sempre il fine principale per ogni investigatore. La stessa giustizia italiana non è immune da critiche e da aspetti oscuri che coinvolgono personalità di alto livello.I pm hanno sottolineato come il caso Ustica sia stato un evento tragico, e come le indagini debbano procedere con serietà e senza pressioni esterne.