martedì, 20 Maggio 2025
HomeRomaNewsL'archistar Fuksas racconta la sua vita e i suoi progetti in E' stato un caso.
- Pubblicità -
HomeRomaNewsL'archistar Fuksas racconta la sua vita e i suoi progetti in E'...

L’archistar Fuksas racconta la sua vita e i suoi progetti in E’ stato un caso.

- Pubblicità -
- Pubblicità -

La progettazione è un viaggio che non si conclude mai: è un processo di scoperta continua, un intreccio di scelte, intuizioni e casualità che possono cambiare il corso della nostra vita. Così pensa Massimiliano Fuksas, l’archistar mondiale che ha lasciato una firma indelebile sull’architettura contemporanea con opere come la Nuvola all’Eur, il Peres Center for peace di Giaffa e il nuovo terminal dell’Aeroporto di Shenzhen-Bao’an in Cina.Fuksas è tornato alla Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma, dove tutto è cominciato, per presentare il suo ultimo libro “E’ stato un caso”, un’autobiografia che racconta la sua vita e la sua carriera attraverso storie, progetti e ricordi. Il titolo del libro non è solo un’introduzione al contenuto, ma anche una chiave di lettura dell’approccio di Fuksas alla progettazione e alla realtà: un intreccio di scelte, intuizioni e casualità che hanno contribuito a plasmare un linguaggio architettonico unico e riconoscibile a livello mondiale.Fuksas ha ammesso di aver inizialmente pensato ad un altro titolo: “No space, no time”, perché non esiste spazio architettonico e neanche tempo. Il libro è infatti un lungo viaggio attraverso aneddoti, progetti, ricordi e confessioni che mostrano la sua passione per l’architettura e la sua capacità di trasformare le idee in realtà.La sua carriera è stata un viaggio senza sosta: da studente di Architettura a Londra alla fine del biennio, dove lavorava in un pub e trovò ispirazione nello studio Archigram, fino a diventare uno degli architetti più famosi del mondo. La sua laurea nel 1969 fu solo l’inizio della sua carriera, che è stata caratterizzata da una serie di svolte importanti, tra cui la sua partecipazione alle contestazioni del ’68 e la sua decisione di diventare architetto.Oggi, Fuksas lavora principalmente con la moglie Doriana, a cui deve la realizzazione della maggior parte dei suoi progetti. Non ha mai dato consigli ad altri, ma ha offerto alcuni suggerimenti per iniziare una carriera: fare un bilancio delle scelte fatte e non lasciarsi condizionare dalle pressioni del mercato.Fuksas si è espresso anche sull’attualità, parlando della crisi economica e politica che stiamo attraversando. “Stiamo tornando al medioevo”, ha detto, “come allora, si sono rimessi insieme il potere economico e il potere politico. Il primo a farlo fu Berlusconi”. Ha poi aggiunto che ora vediamo 1200 ricchi e 4 miliardi di persone che lavorano per loro, cosa che lo angoscia.Tuttavia, è convinto che l’eguaglianza tornerà nella storia dell’umanità, anche se ora non sembra possibile. “La gente vivrà meglio”, ha detto, “ma avverrà senza un partito politico. Non c’è altra via d’uscita”.

- Pubblicità -

Potrebbe interessarti anche

- Pubblicità -
- Pubblicità -