mercoledì, 21 Maggio 2025
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PAPA FRANCESCO: IL CORTEO DEGLI ADDII NELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE

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Nella maestosa Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, un corteo silenzioso si snoda tra le colonne di marmo, come un susurrare di preghiere. Le file di fedeli in attesa di rendere omaggio al defunto Papa Francesco sembrano interminabili, ognuno con il proprio viatico di dolore e speranza. L’ingresso è stato aperto alle 7 del mattino, un momento di silenziosa comunione tra la città eterna e l’uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa.Famiglie intere, con occhi gonfi di lacrime, tengono per mano i propri figli, mentre gruppi di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, con passo solenne, si dirigono verso la tomba del Papa. Religiosi e religiose, con paramenti liturgici, custodiscono il luogo della sepoltura, come sentinelle che vegliano sull’anima di colui che ha dedicato la sua vita al servizio dell’umanità.L’interno della basilica è un susurrare di cappelle e confessioni, dove ogni fedele può trovare spazio per il proprio dolore. La luce del mattino filtra attraverso le vetrate colorate, creando ombre danzanti sul pavimento marmoreo, come se l’arte e la fede stessero danzando insieme nel canto del giorno.In questo luogo di grande afflusso umano, il silenzio è rotto solo dal rumore delle preghiere, dalle lacrime che scorrono sulla pelle dei fedeli. Il defunto Papa Francesco è stato sepolto qui per essere vicino a Santa Maria Maggiore, la basilica che ha ospitato tanti suoi momenti di gioia e di sofferenza.Il corteo degli addii continua senza fine, un susurrare di nomi, di preghiere, di speranze. Ogni fedele è qui per rendere onore alla memoria del Papa, ma anche per condividere la propria storia personale con lui. Si parla dei benefici che hanno trovato in lui, delle consolazioni offerte alle loro anime afflitte.Nella basilica, il canto della vita e della morte si intreccia in un’unica nota, come se l’eternità stessa si abbia espresso attraverso la figura di colui che è stato Papa. La storia continua a scorrere, ma qui dentro non c’è più tempo.

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