Salvati in extremis: la pattuglia di vigilanza del lungotevere Vaticano alla conquista di un’anima

La polizia locale di Roma Capitale ha messo in atto un’opera di salvataggio in tempo reale, grazie all’intervento rapido e competente della pattuglia di vigilanza assegnata alla zona del lungotevere Vaticano. Il giovane di 25 anni, cittadino italiano, era stato visto da alcuni passanti mentre si trovava sul parapetto del ponte Vittorio Emanuele II, con le gambe protese verso il vuoto, dimostrando un chiaro intento suicida.I membri dell’unità Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) e del Gssu (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana), impegnati nella zona di servizio di vigilanza, sono stati in grado di avvicinarsi con cautela al giovane, cercando di non scatenare possibili risposte impulsive o incontrollate.È stato poi instaurato un dialogo empatico tra i componenti della pattuglia e il giovane, finalizzato a rassicurarlo e a calmarlo. Il dialogo è andato a beneficio di entrambe le parti, consentendo all’unità operativa di comprendere meglio la situazione e di intervenire in modo adeguato.Una volta che il giovane fu tratto in salvo con successo, egli venne affidato alle cure del personale sanitario del 118, specializzato nella gestione delle emergenze mediche. La vittima venne poi trasportata in ambulanza presso l’ospedale Santo Spirito per le relative indagini e accertamenti. L’episodio è un chiaro esempio dell’efficacia e della rapidità con cui la polizia locale di Roma Capitale opera per salvaguardare i cittadini in difficoltà.