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giovedì, 15 Maggio 2025
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Un giovane romano cade nell’illusione della festa segreta e l’amore per il mondo lo trascende anche nelle celle

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Il giovane romano era ancora nella sua stagione d’oro, l’ultimo anno di ventenni che si affacciano sul mondo con fiducia e speranza. Era ai domiciliari solo per motivazioni tecniche, un doveroso rispetto delle regole, ma il suo spirito non era mai stato più libero e incontenibile. Eppure, il calendario segreto dei suoi amici conteneva un piano ben preciso: sorprenderlo con una festa a tema “Ultimo Compleanno da Libertino”, un modo per fargli sentire di nuovo parte del mondo che girava veloce attorno a lui.Ma la sua casa a Guidonia non era solo un luogo di aggregazione, ma anche un rifugio protetto dal resto della città. E qui sta il problema: il divieto assoluto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi, un pesante ostacolo che minava alla base la sua capacità di connettersi con il mondo esterno. Nonostante questo, lui non poteva resistere all’invito degli amici e, in segreto, aveva programmato una festa a sorpresa.I rumori molesti, lamentati dal vicino, furono l’avviso del pericolo. E così, i poliziotti di Tivoli si presentarono alla porta della sua casa, mentre lui stava per brindare con gli amici più stretti. Ma non tutti erano pronti a lasciare andare le speranze e la giovinezza; qualcuno cercò addirittura di opporre resistenza agli agenti. Perché, anche loro avevano voluto far parte del “tutto è ancora possibile” che si viveva dentro quelle mura.Il 29enne cercò di giustificarsi, dicendo che la festa era stata una sorpresa preparata dagli amici più stretti e che non c’era nulla da nascondere. Ma l’autorità giudiziaria non è composta di indulgenti sentimentali: per lui si chiusero le porte del carcere, portando a termine un percorso ininterrotto verso la prigione. Fu un colpo duro per quel giovane, che fino ad allora aveva sempre sospinto l’orizzonte con entusiasmo e spirito di avventura.E così si chiudeva una pagina della sua vita: il ventinovenne uomo che non poteva più fuggire dalla realtà, costretto a riflettere su ciò che gli era successo. Ma la vera domanda è questa: cosa succederà al suo spirito d’avventura? Sarà capace di riconoscersi ancora là fuori, o sarà costretto a nascondere il suo vero volto dietro le sbarre del carcere? Solo tempo farà conoscere la risposta.

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