28 aprile 2025 – 20:45
La commemorazione in onore di Antonio Gramsci al cimitero acattolico di Roma è stata oggetto di un acceso dibattito tra Rifondazione Comunista e la direzione del Cimitero Acattolico. Secondo i leader comunisti, le autorità del cimitero avrebbero deciso di vietare l’installazione di bandiere rosse in memoria dello storico fondatore del Partito Comunista Italiano. Tale decisione è stata oggetto di critiche e repliche, con Rifondazione Comunista che ha sottolineato la natura politica della richiesta.La questione si pone nella cornice delle celebrazioni dedicate al 50º anniversario dell’uscita dal carcere di Antonio Gramsci. La scelta del cimitero Acattolico non è casuale: è il luogo di sepoltura di personaggi storici del movimento comunista italiano, tra cui l’onorevole Palmiro Togliatti, fondatore del PCI e compagno di lotta di Gramsci.La nota ufficiale della Rifondazione Comunista precisa che la decisione delle autorità del cimitero è stata presa sulla base di una specifica disposizione dei regolamenti. Secondo tale normativa sarebbe infatti vietata “ogni forma di propaganda politica”. La posizione della direzione del Cimitero Acattolico sembra pertanto orientarsi nella direzione di una totale neutralità rispetto a questioni politiche, al fine di garantire il carattere sovrano di ogni tomba, in linea con le tradizioni dell’istituzione.Rifondazione Comunista ha reagito aspramente e immediatamente all’accusa di violare un principio fondamentale della democrazia. L’argomento portato avanti dai comunisti sembra essere che il richiamo alla bandiera rossa sia in realtà una richiesta politica, connessa alla più vasta e complessiva commemorazione del 50º anniversario dell’uscita dal carcere di Antonio Gramsci. Alcuni sostenitori delle istituzioni accusano la posizione della federazione romana del partito comunista italiano di essere contraria ai principi democratici, nonché alla libertà religiosa.Secondo Giovanni Barbera, co-segretario della federazione romana del partito comunista, l’atteggiamento della direzione del Cimitero Acattolico è deludente e offensivo nei confronti di un simbolo politico che rappresenta il legame tra lo storico fondatore del PCI e i più ampi movimenti comunisti internazionali.I leader comunisti hanno espresso la speranza in una soluzione diversa, ricordando come sia proprio nel cimitero Acattolico di Roma che si trova l’ultima dimora del noto comunista Palmiro Togliatti e sottolineando i precedenti positivi riguardanti il riconoscimento delle bandiere rosse al fianco della statua del grande politico.