23 aprile 2025 – 13:46
La tragedia è una catena di eventi che si susseguono inesorabilmente, guidati da un destino ineluttabile. Edipo, il re d’Orcomeno, ci ha insegnato che non possiamo sfuggire al nostro destino, anche se lo vogliamo. La sua storia è un esempio di come la nostra vita sia segnata fin dalla nascita e non possiamo cambiarla in alcun modo.Il regista Robert Carsen vuole riproporre questo classico della tragedia greca nel nuovo ciclo di spettacoli classici al Teatro greco di Siracusa. Questa stagione è unica perché presenta quattro produzioni: Elettra, Edipo a Colono, Lisistrata e l’Iliade. La compagnia del teatro ha lavorato per creare un ambiente inclusivo per tutti, con tecnologie che consentono ai non vedenti e non udenti di seguire lo spettacolo.La regista Roberto Andò è entusiasta della scelta di questo testo: “Sofocle descrive una donna che affronta un calvario emotivo senza precedenti. Gianni Carluccio ha creato un palazzo di Micene che simboleggia la morte, poiché il mondo di Elettra è stato distrutto. Sonia Bergamasco interpreterà Elettra con una profondità artistica che non avevamo mai visto prima”.Robert Carsen spiega l’importanza dei testi greci per la nostra vita: “I classici possono aiutarci a comprendere noi stessi e il mondo in cui viviamo. Il teatro greco è un luogo sacro dove possiamo ritrovare le parole degli autori, respirando insieme al pubblico”.Carsen aggiunge che Edipo è la tragedia della vecchiaia: “È un re caduto in povertà e esilio, ma accompagnato dal rispetto di tutti. Edipo vuole ricomporsi con i suoi conflitti e scegliere il luogo per la sua sepoltura”. Giuseppe Sartori interpreterà ancora una volta il ruolo di Edipo, vivendo l’accettazione della fine della vita.La regista Serena Sinigallia presenta Lisistrata: “Aristofane è più che mai attuale. Come costruire la pace? Senza un buon governo e uno sguardo femminile sul mondo non è possibile”. Il 4 luglio debutta l’Iliade, con tre protagonisti: Giuseppe Sartori come Achille, Vinicio Marchioni come l’Aedo e Giulia Fiume come Andromaca. La regia è di Giuliano Peparini e le musiche sono di Beppe Vessicchio.La guerra di Troia è diventata un conflitto senza fine, con violenza e vendetta. Al Museo archeologico sarà allestita una mostra dedicata a L’eroe e la passione.