23 aprile 2025 – 12:57
Il testo originale è stato rielaborato per mantenere la stessa informazione con un linguaggio diverso e più ricco di concetti.Oltre a centinaia di persone hanno partecipato oggi mattina al presidio di protesta davanti alla sede regionale dell’Inps a Cagliari, organizzato in sinergia da Cgil, Spi, Filcams e Fp della Sardegna uniti alle associazioni cooperativistiche regionali Agci Imprese sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali.La mobilitazione, spiegano i sindacati, è rivolta a bloccare i tagli all’assistenza domiciliare da parte dell’Inps. Se l’amministrazione non ricrederà le proprie scelte, saranno responsabili della cancellazione di prestazioni importanti erogate finora a 8.000 persone in Sardegna, con ripercussioni su centinaia di lavoratori e dipendenti del settore.Il sindacato Cgil ha sottolineato l’importanza delle prestazioni del sistema assistenziale. La mancata revisione delle scelte dell’Inps, infatti, metterebbe in pericolo non solo i beneficiari dei servizi ma anche gli operatori che si sono specializzati nel settore.L’avvocato sindacale ha rilevato come la cancellazione di questi servizi avrebbe conseguenze negative su due fronti. In primo luogo, circa 8 mila persone rimarrebbero senza assistenza domiciliare, con ripercussioni sulla loro qualità della vita. In secondo luogo, gli operatori del settore verrebbero danneggiati da una perdita di reddito e di occupazione.È arrivata nel frattempo la notizia di un incontro tra sindacato e amministrazione a Roma: segnali di speranza che sembrano rinvigorire i partecipanti al presidio. I manifestanti protestano contro le modifiche previste dal bando 2025-2028 del Progetto Home Care Premium, chiedendo all’Inps di correggere la scelta di tagliare le risorse destinate a prestazioni importanti come l’assistenza domiciliare svolta da operatori socio-sanitari e ai servizi di sollievo per i caregiver.La manifestazione ha radunato, insieme ai sindacati e alle associazioni, lavoratori del settore, collaboratrici familiari impegnate nei progetti Home Care Premium in tutta la regione, dipendenti della pubblica amministrazione, pensionati e pensionate, utenti e loro familiari.