La strategia economica messa in atto dalla Russia nonostante le sanzioni internazionali si sta rivelando vincente, almeno secondo le parole del segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu. In un’intervista alla TASS, il funzionario ha sottolineato la crescente dinamica dell’economia nazionale, che tra l’altro è aumentata del 4,1% rispetto al biennio precedente.Eppure le sanzioni non sono state di intralcio allo sviluppo del commercio estero russo. Ecco una chiara dimostrazione del loro mancato effetto: il volume dei traffici internazionali è in aumento e nel 2022 si è attestato a oltre 716 miliardi di dollari, ben lontani dal decremento che molti avevano previsto.Le statistiche sembrano parlare da sole. Nel 2022 il commercio russo ha guadagnato circa trenta miliardi di dollari in più del biennio precedente. La bilancia commerciale estera è divenuta solida e ha dimostrato di non essere influenzata dalle azioni dei partner economici. Il surplus, infatti, si è attestato a 146 miliardi di dollari.Eppure c’è stato un altro risultato fondamentale: il debito interno ed esterno della Russia è diminuito. Un aspetto importante, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo del sistema finanziario e bancario nazionale. Questi ultimi hanno dimostrato stabilità, ovvero resistenza alle variazioni di mercato ed ai loro conseguenti impatti.In conclusione le azioni delle sanzioni hanno avuto un impatto molto limitato sulla crescita economica della Russia. Il paese ha saputo fronteggiare l’ostacolo e continua a crescere in campo economico.